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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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Troppo padani, poco napoletani

Il sindaco leghista di Alassio ha deciso di rimuovere la statua di Totò da un parco pubblico della cittadina ligure-padana. Nessuna meraviglia: avete mai notato quale sia il senso della comicità dalle parti di Bossi e compagni? Avete mai sentito le risate fragorose che accompagnano comici anche famosi in trasmissioni nazionali altrettanto famose? Gli stessi comici, dalle parti dell’ex Regno delle Due Sicilie, strapperebbero al massimo qualche sorriso sforzato. Del resto il senso dell’ironia noi “terroni” ce lo abbiamo nel dna: da quando l’imperatore Nerone veniva a provare i suoi spettacoli nella Neapolis già profondamente greca e abituata alle commedie che si rappresentavano nei nostri teatri. E da lì a Totò il passo, tutto sommato, è breve perché Totò rappresentava e rappresenta lo spirito ironico napoletano (e per questo universale) con i suoi giochi di parole, le sue smorfie, i suoi gesti riconosciuti da tutti (tranne che ad Alassio) come un valore di civiltà trimillenario. E, secondo voi, un sindaco leghista tutto questo avrebbe mai potuto capirlo e apprezzarlo? Qualche osservazione, però, va fatta sui nomi delle nostre strade e su busti e mezzi busti che in esse spesso campeggiano. Se dalle parti del Po, allora, il senso di orgoglio locale spesso è troppo forte e sconfina nel provincialismo, da noi, dalle parti dell’antico, mitico e dimenticato fiume Sebeto, succede esattamente il contrario.

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Zitara anima della storia

«Zitara anima della storia». Pino Aprile ed Enzo Romeo hanno presentato il libro “L'invenzione del Mezzogiorno”. Pino Aprile ha esordito così: “Nicola Zitara era un'anima grande, ciò che in India si definisce mahatma, cioè chi ha una chiara visione del futuro, e la cui condanna è quella di essere il solo a saperlo. 'L'invenzione del Mezzogiorno' è il suo capolavoro, anche se non avesse scritto altri libri, questo li riassumerebbe tutti”. E' stato un incipit di grande effetto quello dell'autore del best seller “Terroni”, chiamato a presentare il libro “L'invenzione del Mezzogiorno. Una storia finanziaria” edito da Jaca Book e pubblicato postumo. L'incontro, organizzato dall'Associazione “Due Sicilie Nicola Zitara” di Gioiosa Jonica (guidata da Pasquale Zavaglia) e tenutosi a Roccella venerdì 5 alle ore 21, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e una partecipazione molto attenta e forse al di sopra delle aspettative. Un incontro fortemente voluto dall'amministrazione roccellese, che si è tra l'altro dichiarata ansiosa di ospitare nuovamente l'autore di “Terroni” per degli incontri programmatici sul come uscire dalla tela di ragno in cui la Calabria si trova a dibattersi (a “Il quotidiano della Calabria”  del 9 agosto 2011).

La verità storica nell'arte di Gennaro Pisco

Lunedì 8 agosto, Campo di Giove (Aq), ore 18.00 presso Casa Quaranta, Museo Etnologico Abruzzese, MOSTRA di opere inedite per la verità storica del maestro Gennaro Pisco "UNITA’ SENZA VERITA’" – Insorgenze Visive: MOSTRA di Incisioni, Acquaforte, Acquatinta. Con il patrocinio del Comune. La mostra di opere inedite del maestro Gennaro Pisco (storico responsabile del Movimento Neoborbonico per l'Emilia Romagna) rappresenta un segnale importante sulla via del riscatto degli antichi Popoli delle Due Sicilie dopo 150 anni di bugie e di retorica risorgimentalista passate spesso proprio attraverso le immagini. Un'occasione per ritrovare la verità storica e l'identità perduta attraverso la passione che Pisco riversa su fogli e tele, nelle forme e nei colori che danno vita ai nostri "briganti" e ai nostri soldati per troppo tempo dimenticati. La mostra anticipa l'appuntamento del 18 agosto (ore 18, Anfiteatro del Palazzo Nanni, con il patrocinio del Comune e della Proloco) quando Gennaro Pisco presenterà con Pino Aprile il best-seller "Terroni". Un'estate nel segno della nostra storia nelle terre abruzzesi. 

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