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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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La difficotà dello stare insieme PDF Stampa E-mail

La difficoltà dello stare insieme

Alcune volte, per taluni atteggiamenti, sembra che noi altri neoborbonici diamo l'impressione di non volere stare insieme a altre entità sudiche, siano esse piccole o grandi, accusandoci di non agognare all'unione delle realtà duosiciliane, anzi che l'operazione non ci interessa o peggio che per chissà quali strane manovre sotterranee non la vogliamo.

Non è così, non sarà mai così, non è mai stato così.

Le difficoltà dello stare insieme nasce dalla impossibilità di comprendere gli interlocutori, per tanti molti motivi.

Proviamo a snocciolare, analizzare alcune di queste motivazioni, con calma,scientemente,senza astio nè cattiveria.

I neoborbonici nascono nel 1993, nascono sull'onda lunga della contrapposizione alla Lega Lombarda ma pur anche per un mai sopito spirito di rivalsa contro la storia dei vincitori , quella che ci vede perdenti ed assoggettati ai conquistatori, quindi il progetto neoborbonico parte come contro storia,controrivoluzione e come idea di ripresa identitaria duosiciliana, inserendo in questo neo zibaldone una variegata compagnia, dai monarchici borbonici ai meridionalisti, magari anche chi va controcorrente a prescindere, nasce però non certo per le seghe personali di questa o quell'altra persona, nasce non certo per essere simpatici o antipatici, per la volontà di Tizio o Caio, il movimento era ed è l'idea, il progetto, il punto di partenza e non ritorno per tutti noi delle Due Sicilie, a prescindere dal livello culturale, sociale , finanziario.

Cosa è successo in questi anni?

C'è stato veramente un senso comune di appartenenza, di voglia di aggregarsi, di organizzazione per sdoganarsi?

No non c'è mai stato!

Perchè non c'è mai stato?

Non c'è stato perchè in molti amano più se stessi che la CAUSA, perchè si preferisce più comandare una sparuta pattuglia che fare parte di un esercito e magari da subalterno, perchè basta avere letto o sentito dire qualcosa sulle zozzimme che Garibaldi e i savoia hanno commesso nel nostro paese per sentirsi pronti a fare da comandante in capo, sentendosi come Gesè nel tempio, sentendosi l'unico capace di liberare i napolitani dal giogo dei padroni toscopadani.

Tutto ciò è allucinante se non  patetico,patetico ed anti aggregativo.

Colpa dei neoborbonici,ma certo che costa!

Sono un neoborbonico, non monarchico, un neoborbonico che non può vantare di appartenere a quelli della sua primogenitura, uno che ha sposato il progetto da qualche anno , uno "nuovo", uno di quelli che si è preso la briga di andare a sentire tutti quelli che per un motivo o per un altro non hanno aderito al movimento o che l'hanno abbandonato,ebbene in nessuno di queste figure ho riscontrato motivazioni serie, solo personali e vagamente accettabili, motivi tipo : "Sono andato via perchè quel dirigente mi è antipatico", o " Non mi ritrovo in una associazione che non ha cambi dirigenziali". Domanda :  "Come si cambia un dirigente quando a mancare è proprio il ricambio dirigenziale?". L'antipatia personale è parte del programma per la liberazione del popolo duosiciliano?  Altre giustificazioni ,da un emerito meridionalista di Avellino : "Ho difficoltà a lavorare per il sud, facendomi per vessillo una bandiera con su una corona, non voglio passare per monarchico" oppure " Io sono uno spirito libero, non voglio essere comandato, non voglio impegni , salvo poi rompere le scatole agli altri per eventuali mancati accordi di unione o approfittare dei Borbone e della monarchia gigliata per vendere qualche libro, qualche altra chincaglieria, ed ancora sulle motivazioni del non aderire: "Non siamo neoborbonici, ma siamo il braccio politico neoborbonico", senza mai avere scambiato con noi altri almeno un opinione sul percorso politico da affrontare, sentirsi rappresentante di qualcosa che non ti appartiene, è scioccante , da fare incazzare per davvero.

Si chiede unità, è si accusano i neoborbonici, intanto in Puglia si crea "noiborbonici", per quale motivo? Che senso ha? Da quali basi si intende partire? Se il buongiorno ..., a Milano spunta fuori "Due Sicilie", con tanto di presidente segretario e figli a carico, La necessità di creare ancora un'altra realtà meridionalista da dove nasce?, e poi "Nazione Napoletana" e "Movimento Borbonico Terra di Lavoro", per non parlare di quei cani sciolti che oggi amano intrufolarsi fra siti internet, sotto celati nomi, a volte anche bizzarri, e a convegni solo per pontificare .irretire, mistificare, spuntano "Principi Consorti" che pur non contando e rappresentando niente di niente, li senti accusare , erigersi a leader carismatici, magari nella loro vita non hanno mai comandato neanche il cagnolino della mamma, portando una nuova ventata di dissapori, malumori, frizioni.

Nascono a getto partiti e partitielli, di due tre persone, ci ritroviamo sommersi da "Messia", pasionarie appassite, capipopolo senza popolo, tutti coesi e compatti a dedicarsi allo sfascio , amanti della discordia, soldati dell'avversione dell'acredine del casino, che hanno trovato la loro ragione di vivere, l'attacco gratuito al movimento neoborbonico.

Tutti pronti a sbraitare, ululare come cani, contro la mancata unità, quella non voluta dai neoborbonici,tutti loro gli stessi che invece di lavorare per il cambiamento ed il rinnovamento dell'associazione, hanno lasciato,abbandonato, tradito, la feccia del sud.

E quelli che si adoperano per nuove associazioni perchè lo fanno?  Per quale motivo?

Forse perchè il loro amor proprio va oltre l'amore per la Patria, Perchè essere presidente o vicepresidente, segretario e vicesegretario, direttore o capo non si scambia con militante, associato, collaboratore.

Non c'è nulla da fare, non ci sono i presupposti.

E poi signori cari ma questa unione con i neoborbonici vi conviene? Potreste senza volerlo ritrovarvi a lavorare nelle retrovie, nel retrobottega ed allora si perderebbero i titoli e gli orpelli, alla faccia dell'egocentrismo, no non vi conviene!

Al popolo neoborbonico vecchio e nuovo, un consiglio, non soffermiamoci più su questo tema, il tempo è sempre poco, la lotta è dura durissima, perdere tempo con chi ha dimostrato con la sua storia personale che non c'è l'intenzione non e buona cosa.

Lavoriamo al progetto senza mai arrendersi e senza mai aspettarci dagli altri quello che spetta fare a noi, non per noi ma per il sud, per la Patria, per la CAUSA.

Forza e Onore

 DeChristen

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