Cari Amici, abbiamo anche l?intervento del Pilato di turno che oltre a volersi lavare le mani si vorrebbe lavare anche la coscienza. Non metto in dubbio l?assenza di parole offensive nei confronti dei Borbone Due Sicilie nelle prefazioni ai volumi. Quello che pesa come un macigno ? per? la scelta dei testi, i quali parlano da soli, spesso in maniera palese,qualche volta in maniera subdola. A volte non ? necessario scrivere delle cose,i fatti sono pi? eloquenti di cento libri. In questi casi i testi parlano per chi li ha scelti e in modo molto pi? efficace. Quindi quale merito si dovrebbe riconoscere agli editori? Quello di dire cose false e scontate che sono gi? state ampiamente riportate dai testi scolastici e dalla storiografia normalizzata?! Il merito che riconosciamo a questi editori ? ancora una volta di non essere usciti fuori dal coro, tirando fuori gli attributi,ma di aver seguito le linee tracciate dal Liborio Romano di turno, di essere baciapile e di non aver detto niente di nuovo,aria fritta e rifritta. La riflessione dei lettori si sarebbe potuta sollecitare qualora gli editori avessero offerto due o pi? diverse visioni dello stesso argomento. Nel nostro caso c?? poco da riflettere! Quindi direi che questa occasione offerta non sia poco, come dice lei, infatti per noi Duosiciliani veri ? nulla,meno di zero.Anzi ? ancora propaganda contro, se mai ce ne fosse bisogno. Per assurdo sono stati pi? obiettivi gli editori de Il Giornale, i quali hanno pubblicato recentemente una collana, La Biblioteca Storica, nella quale accanto a testi su Vittorio Emanuele II,Garibaldi e Mazzini, c?erano anche testi come Re Bomba di Campolieti o Francesco II? di Jaeger. ? Gaude Lilium Fortitudo Principum Andevaghensium ? Don Paolo |