Grazie a Dio, oggi l'inno di chiss?ch? ? ufficialmente l'inno di tutti gli italiani. Dicono che ? di Mameli. Ma vattenne! Del Boca dice che l'ha scritto fra Anastasio Cannata del convento di Carcare, e se lo dice lui...e fu rubato. Una volta tanto i napoletani, in questo furto, non c'entrano per niente! Per? ci hanno costretto a comprarlo e non a basso costo, come accade per tutte le cose rubate, perci? non possono condannarci per incauto acquisto. Ieri ci hanno regalato la devoluscion, oggi ci appioppano definitivamente un inno rubato. In questo mondo di ladri, cantava Venditti, ci potevano dare qualcosa di onesto? Che s? un inno fatto da Carosone, da Modugno, n?, aveva essere 'nu mariuolo. Che schifezza 'e paese ? chisto? 'O sole mio non andava bene? Lo cantano in tutto il mondo, in tutte le lingue, persino in Corea lo suonano! No, Fratelli d'Italia che nessuno conosce! Avimma essere fratelli per forza, sinn? s? mazzate! Sanghe d''a marina. Ma quanto se ne vanno sti fratelli d'Italia? E se non se ne vanno loro, andiamocene noi. Noi almeno salutiamo prima di uscire. Prima eravamo schiavi di Torino, poi di Firenze, m? di Roma...e pure la vittoria ? schiava di Roma. Chi Vittoria? 'A figlia 'e Nannina 'a zucculara? Eh, chella! Puverella! Ma non preoccupiamoci pi? di tanto, lei ci ha l'elmo di Scipio, ci ha. Siamo noi, che non abbiamo la testa protetta. Ma quant'? bello il nostro Presidente. Era tutto contento stasera alla tv. Finalmente si avvera il suo sogno di unire tutti gli italiani sotto un unico inno. Fratelli di taglia. Meglio le tagliatelle! Pino (soldato semplice in trincea lombarda) |