Cari compatrioti, conosco da un p? il movimento e simpatizzo fortemente con esso. Leggendo dell'incontro neoborbonico a Capua mi sono ritornate alla mente, caso emblematico, le tombe garibaldine di S. Angelo in Formis, un altro dei tanti sfregi alla nostra terra, costretta ad erigere monumenti ai suoi colonizzatori e devastatori. Ad un meridionale che legga per la prima volta gli episodi della nostra guerra (perch?, c'? stata una guerra?), svoltasi nella zona (s?, perch? a scuola non si studia il bombardamento di Capua), riuscir? incomprensibile capire come si siano potuti erigere dei monumenti a Garibbardo e ai suoi accoliti, che fino ad allora aveva considerato "eroi". Cosa far? quando scoprir? che GLI ALTRI, quelli ai quali nessuno ha dedicato un monumento... quegli ALTRI,?i vinti, ?erano i suoi conterranei? Ed allora, un bel sit-in, un bello stand dinanzi alle tombe dei nostri carnefici, per far capire alla gente che Garibbardo non ? stato l'eroe o il santo di cui hanno imparato a scuola... Si chieda al sindaco un monumento anche per i nostri, di caduti, per poterli piangere, e per deporre innanzi a loro una corona. Beniamino |