Giuseppe Caldarelli S.Jona 15/3/1793 -Napoli 10/3/1876 Generale di Brigata Giuseppe Caldarelli è, per chi abbia ancora dubbi, l'ennesima prova provata del disegno infame ordito dal famigerato Pianell. Aveva 67 anni, e certamente era giunta l'ora della pensione, quando il losco ministro della guerra pensò di affidargli il compito di difendere il continente minacciato dall'invasione delle camice rosse, affidandogli il comando della brigata comprendente il reggimento carabinieri e l'8° Calabria, due squadroni di lancieri e una batteria di otto cannoni con sede a Cosenza. Caldarelli raggiunse la città il 31 luglio limitandosi a mantenere l'ordine. Il 21 agosto il suo superiore Vial gli ordinò di raggiungere Palmi per imbarcarsi alla volta di Reggio dove i garibaldesi avevano attaccato e preso la città. Mamma mia che spavento nel cuore del vecchio burocrate passacarte Caldarelli che, inviò solo tardivamente l'8° reggimento ed il 26 decise di arrendersi stipulando una convenzione con il comitato che appoggiava gli invasori di Cosenza. La convenzione vero monumento di pusillanimità prevedeva l'impegno di non combattere contro Garibaldi. I soldati del reggimento carabinieri cominciarono a rumoreggiare ed a minacciare il vecchio generale che ritardando la marcia verso Napoli si fece raggiungere dal nemico, rimettendosi infine sotto la protezione di Garibaldi. Giunto a Nocera sciolse le truppe giurando fedeltà al Nizzardo. Che soldato, quale eroe! |