Caro don Paolo, noi ci siamo visti sul sagrato del duomo di Napoli, poi ci siamo rivisti ad Acerra in un bailamme di opinioni, distinguo e di il movimento ? mio e lo gestisco io, come negli slogan del ?68 delle femministe, ricorda? Ecco, noi siamo ancora fermi a quel periodo e non riusciamo a progredire, ad aggregare, ad avere attivisti. Colgo quindi l?occasione dell?argomento di Lenola per salutarla cordialmente e spendere una parola per il nostro ?soldato neoborbonico? che proprio non avrebbe bisogno e non per criticarla, per carit?! Lei dice che il nostro non ha nulla pi? degli altri per poter giudicare. Vero. Ma in fondo il suo, conoscendolo, non mi pare proprio un giudizio, piuttosto un richiamo all?azione! Richiamo dettato dalla sua passione, sanguigna e calda come le nostre assolate terre.? Passione che lei riconosce, nel nostro soldato non manca. E hai detto niente! L?avessimo tutti quella stessa passione! Ma oltre alla passione, il nostro soldato neoborbonico spende molto del suo tempo sottraendolo al suo lavoro e a volte, quando pu?, anche qualche soldino per la nostra causa, che non dimentichiamolo, ? il riscatto della nostra gente e della nostra storia vilipesa. Inoltre, questo soldato, non sale in cattedra, come spesso leggo su vari forum, ad insegnare la storia e la morale contemporaneamente, che sono l?uno contrapposta all?altra, per poi mancare a due passi da casa, a Lenola appunto, a fare. Fare, don P?, fare. Vogliamo essere visibili? Allora dobbiamo andare a Lenola. Neanch?io mi vergogno di non esserci stato, ma il dispiacere per essere mancato, lo provo e tanto. Non ho potuto supportarlo. N? a lui, n? ad altri, che pure hanno lasciato gli impegni per essere presenti e non faccio nomi. Vivo in Lombardia e non mi ? facile mollare quando vorrei: i viaggi sono costosi ed ho un cuore un po? scombinato e non lo dico per giustificarmi, ma solo per la cronaca: ma chi vive in Campania o nel Lazio e non sente il bisogno di esserci, non pu? poi insegnare niente a nessuno, in materia. Non trova? Allora ben vengano soldati come il nostro, ne abbiamo bisogno. Per quanto riguarda l?unit? dei gruppi meridionali e meridionalisti, devo confessare che ahim?, io ho rinunciato a predicare nel deserto. Non c?? unit? e non c?? nemmeno unione, sempre per quel nostro famoso caratterino del lei non sa chi sono io e ?sta cosa ? mia!? (Neanch?io ne sono esente, don P?, sono scontroso e mi offendo facilmente, mea culpa!) Il rispetto ? obbligatorio caro don Paolo. Tutti i santi giorni, domenica compresa, quando allo stadio ci portiamo anche il nostro rispetto lasciando a casa magari la moglie, i figli ed i problemi quotidiani. Ma a Lenola non c'? tempo per andarci. Perci?, teniamoci stretto il nostro ?soldato neoborbonico? e aggreghiamoci senza mai tirarci indietro n? a Lenola, n? nei nostri sacri luoghi di resistenza. Se vorr? tirare le orecchie anche a me non tema, i miei attributi riproduttivi sono felicemente atrofizzati. Bacio le mani. Giuseppe? de Gennaro Rho (Milano) ? |