AULETTA 30 LUGLIO 1861 / 30 LUGLIO 1861. IL DIRITTO E IL DOVERE DELLA MEMORIA, I NOMI DELLE VITTIME CHE OGGI RICORDIAMO. Il 30 luglio del 1861, esattamente 160 anni fa, avvenne la strage di Auletta. I legittimisti borbonici entrarono nella cittadina tra Avellino e Salerno e, con la popolazione e il
parroco,
innalzarono la bandiera delle Due Sicilie. Arrivarono i bersaglieri e
una compagnia della legione ungherese e furono massacrate, dopo il
saccheggio, tra le 45 e le 130 persone (il parroco tra i primi ad essere
uccisi insieme a diverse donne e a diversi giovani) con non meno di 200
arresti. Questo riportano tutte le fonti (da De Sivo a Calà Ulloa fino a
Molfese). Su Auletta, però, c'è da 160 anni uno strano silenzio da
parte dei soliti accademici e dei loro (pochi e tristi) seguaci. Alcuni
di loro cercano (inutilmente) di negare le stragi di Pontelandolfo e
Casalduni e "dimenticano" Auletta e tutti gli altri paesi del Sud al
centro di saccheggi e massacri. Nessuno riuscirà mai a farci
accettare la ridicola tesi dei "buoni" tutti dalla parte dei pochi
liberali e dei "cattivi" tutti dalla parte di intere popolazioni (altro
che "briganti"...). Abbiamo il diritto e il dovere, invece, di
ricordare... con buona pace di chi da anni vorrebbe impedirlo ma (ormai)
non può più farlo. Gennaro De Crescenzo Ecco i nomi ritrovati finora da Daniele Elpidio Iadicicco negli archivi locali. L’elenco
ufficiale della strage riporta morti 45 civili, 80 se si considerano
anche insorgenti e cittadini di altri paesi e senza considerare chi
dovette sfuggire alla registrazione e chi morì nei giorni seguenti
magari anche tra i feriti o gli incarcerati. La causa di morte di
tutti i seguenti cittadini, riportata nell’atto di decesso, è: “Uccisi
dalle reali truppe nel conflitto della reazione”. Don Giuseppe Pucciarelli anni 50 del fu Francesco Antonio Morrone, marito di Angelarosa Caggiano di anni 36, sarto, figlio di Nicola Francesco Punzarelli di anni 36, contadino, figlio di Tobia Andrea Caivano marito di Rosa Gambino di anni 42, figlio di Pasquale, contadino Francesco Paolo Bracco, marito di Maria Giuseppa Mastroberti di anni 26, figlio di Vincenzo, Contadino Raffaele D’Agostino marito di Giovanna Di Baia di anni 33, contadino figlio di Luigi Francesco di Stasio di anni 38, contadino figlio di Giacomo Giuseppe Addesso, marito di Maria Porrella, di anni 50, contadino figlio di Gerardo Raffaele d’Orilia, di anni 50, contadino, figlio di Prospero Gaetano Soldoveri, di anni 25, contadino, figlio di Domenico Nicola Cassella marito di Rosa Di Paola di anni 53, contadino figlio di Antonio Pasquale Altilio, marito di Rosalia Accurillo, calzolaio di anni 37, figlio di Nicola Francesco Altilio, marito di Elisabeta Opromolla, di anni 42, sarto, figlio di Nicola Don Vittorio Amarasi marito di D.na Marianna Lappo, di anni 30, medico, figlio di Raffaele Antonio Torricelli, di anni 21, contadino figlio di Vito Francesco Biacchetta marito di Filomena Bomaguaro di anni 37, vasaio figlio di Prospero Angelo Altilio marito di Teresa Morroni, di anni 50. contadino figlio di Antonio Raffaele Presutto, marito di Mariantonia Mastrangelo, di anni 30 di professione contadino , figlio di Angelo Antonio Lovaglio, marito di Maria Bonfanti, di anni 40, contadino, figlio di Vincenzo Rosario Marcigliani di anni 40, custode di pecore Antonio de Santis, marito di Rosa di Quarto, di anni 46, figlio di Vincenzo Donato Scassa, di anni 20, contadino figlio di Donato Rosa Gargano, moglie di Nicola Gambino, di anni 62, possidente Giovanni Cafaro, marito di Vincenza Comera, di anni 32, contadino figlio di Pasquale Michelangelo Armando di 38 anni contadino figlio di Angelo
Francesco Addesso, morto per colpo di fucile dalle reali truppe, di anni 40 contadino figlio di Mattia
|