LA NASA, LE DUE SICILIE E ALTRI PRIMATI BORBONICI |
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LA NASA, LE DUE SICILIE E ALTRI PRIMATI BORBONICI. Mentre si diffonde una moda triste e deprimente, con il tentativo maldestro e inutile (e spesso anche comico) di “negare” i primati borbonici, è di questi giorni una notizia importante: la NASA
lancerà una sonda su
Psyche, un asteroide “napoletano” composto di ferro e nichel e
collocato, tra Marte e Giove, a 500 milioni di chilometri dalla terra.
Lo scoprì nel 1852 l’astronomo abruzzese Annibale De Gasparis
dall’Osservatorio di Capodimonte. Quell’osservatorio e l’astronomia sono
citati spesso nel mio recente libro dedicato ai 135 “Primati del Regno
delle Due Sicilie”. De Gasparis, del resto, accademico dei Lincei e
medaglia d'Oro della Royal Astronomical Society, diventò famoso per la
scoperta di 7 asteroidi (tra essi anche “Parthenope” e “Igea Borbonica”
per ringraziare la dinastia) e si legava alla grande tradizione
scientifica-astronomica che si consolidò durante il governo dei Borbone.
Porta il suo nome anche un cratere lunare (il “cratere De Gasparis”).
Fu talmente famoso che lo citavano finanche nelle poesie ironiche del
tempo (ad esempio in un testo dedicato alla… zeppola: “Tu sei, o
zeppola, una scoverta patria come la bussola, la camera oscura, la
Cerere e i sette pianeti di de Gasperis”). Sempre di quegli anni la
scoperta di un altro importante asteroide (“Cerere Ferdinandea”, altro
omaggio alla dinastia) da parte di Giuseppe Piazzi. Come diciamo spesso,
chi si mette a caccia di cavilli per negare questo o quel primato dopo
oltre un secolo e mezzo di bugie risorgimentali e di “umiliazioni” della
storia borbonica e meridionale, dovrebbe andare da un ottimo
psicanalista (spesso si tratta di soggetti che disprezzano non solo la
storia ma anche i meridionali… e non troverete mai nei loro libri o nei
loro profili una sola parola in difesa del Sud di ieri e di oggi). Come
diciamo spesso, i Borbone non andavano in giro con i primati come
medaglie sul petto e neanche noi. Si tratta solo di tanti esempi di un
“buon governo” fino a pochi anni fa sconosciuto e di un’armonia tra
governanti e governati in seguito perduta. Si tratta di semplici sintesi
di storia e orgoglio di cui abbiamo sempre più bisogno e il successo
del loro racconto è la dimostrazione più evidente di questa tesi. Gennaro De Crescenzo
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