GLI STRANI 169 ANNI DELLA POLIZIA E NON I 160 ANNI (E NEANCHE I 200)... In queste ore grandi celebrazioni per i 169 anni della Polizia. Sia chiaro: la Polizia andrebbe celebrata ogni giorno per il lavoro faticoso e rischioso che fa ogni giorno. Però come al solito i conti sembrano
non tornare se
l'Italia quest'anno ha celebrato i suoi 160 anni e la Polizia ne celebra
169. La spiegazione è nella storia ed è sul sito del governo: "la
Polizia di Stato è l’erede del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza
voluto nel Regno di Sardegna con legge 11 luglio 1852". Le finalità
erano: "mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica, vegliare su oziosi,
vagabondi e mendicanti, donne di malaffare e intervenire negli incendi". Nella
storia del Regno di Napoli furono diversi e antichi i precedenti
relativi ai corpi di polizia, in particolare quelli relativi ad un vero e
proprio Ministero di Polizia. Con
decreto del 24 agosto 1821 fu istituito un Dipartimento Generale di
Polizia con diversi compiti e, tra gli altri, "la sicurezza, lo spirito
pubblico, delitti di stato, controllo di diserzioni, meretricio o feste
pubbliche, supporto all'attività giudiziaria, prevenzione degli incendi,
passaporti". In sintesi i compiti della polizia sabauda (31 anni
prima). In sintesi quasi tutti i compiti dell'attuale polizia... Eppure
si celebrano i 169 anni della Polizia e non i 200 anni (data più antica e
anche più "tonda"). Inutile
ricordare che Vittorio Emanuele rimase "II" re d'Italia e non "I"
dimostrando anche con un semplice numero che non si univa l'Italia ma
era il suo regno ad avere "conquistato" gli altri. Utile ricordare,
forse, che anche il titolo chiaro di un recente libro presentato spesso
come "risolutivo" della questione-brigantaggio (e che per noi, invece,
con le sue tante contraddizioni, non risolve proprio nulla): "Italiani,
borbonici e briganti". Come a dire: da un lato i buoni e dall'altro i
cattivi che non meritavano neanche di essere definiti "italiani". Più o
meno lo schema della Polizia: vale solo la tradizione sabauda e non
quella magari pure prestigiosa del resto dell'Italia. E qualcuno ha
anche il coraggio di parlare di "identità nazionale" magari pure antica
di secoli... Gennaro De Crescenzo Nell'immagine la divisa della Gendarmeria Borbonica
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