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L'orgoglio di essere meridionali

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IL SUD, NAPOLI, MARADONA E LA CARTA DI MUSICA IN MANO AI BARBIERI. LETTERA APERTA A PIF PDF Stampa E-mail

PifeManuelaDiliberto:ugualesoloilcognome-iODonna

IL SUD, NAPOLI, MARADONA E LA CARTA DI MUSICA IN MANO AI
BARBIERI. LETTERA APERTA A PIF. Caro Pif, avevo apprezzato qualche suo lavoro ma con questo suo articolo mi ha fatto ripensare ad altri aspetti che avevo trascurato e non so se riuscirò più a seguirla con la stessa attenzione e la stessa stima. Nel suo articolo su Maradona, Sud e Napoli ha sintetizzato, in pratica, luoghi comuni e generalizzazioni superficiali che in genere siamo abituati a registrare al Nord e dalle parti di Lega, Feltri e compagni.
In premessa io, al posto suo, eviterei il pre-suntuoso "noi meridionali" perché né io né altri meridionali abbiamo nominato Pif loro portavoce e, a leggere le centinaia di commenti critici sotto il suo post, tanti meridionali non si ritrovano neanche in una delle tante parole che lei ha usato per parlare di Maradona, di Sud e di Napoli. In sintesi.
1) Per lei i meridionali "idolatrano Maradona per quel goal con la mano contro l'Inghilterra". Premesso che quello è uno dei 255 goal segnati da Maradona e per giunta segnato con la sua Argentina, lei non conosce né Napoli né Maradona se ignora quello che ha detto quando evidenziò le discriminazioni del Nord contro il Sud, quando rifiutò le offerte del potentissimo Agnelli segnando (quello sì) un goal "magico" proprio contro gli eterni rivali piemontesi e contro un sistema politico e un sistema-calcio che avrebbe denunciato più volte e non solo in Italia. È lì il "senso di rivalsa" e non altrove. E forse avrebbe dovuto chiarire che in quegli anni Pif era un convinto tifoso della Juve (aspetto non irrilevante se ci arroghiamo il diritto di parlare e sparare sentenze su Napoli&Maradona o di "innervosirsi per la morte di Maradona").
2) Se arriva a dare ragione a Cabrini ("Maradona si sarebbe salvato se avesse giocato nella Juve") e a pensare che "con qualche scappellotto" Maradona si sarebbe salvato dalle sue dipendenze (anche pre-napoletane), lei ha dei seri problemi nella conoscenza dei metodi per risolvere il dramma delle dipendenze e ha anche delle scarse conoscenze della città di Torino (per diversi anni "capitale europea del consumo di cocaina") e forse della stessa società juventina che in questi anni non si è distinta per comportamenti sempre esemplari.
3) Se per lei il Sud, per risolvere i suoi problemi, si affida sempre ai "santi laici" come Maradona o a "San Gennaro o a Santa Rosalia", non sappiamo lei quale Sud frequenti o conosca: io, ad esempio, frequento e conosco i miei ragazzi di Scampia (il quartiere dove insegno) e le loro famiglie: tutta gente che magari ha pianto (come me) per la morte di Maradona ma i suoi problemi se li risolve da sola lavorando 12 ore al giorno o emigrando per il mondo da oltre un secolo e mezzo. Tutta gente che, se prega, lo fa solo perché lo fa da oltre 2000 anni (si chiama fede, si chiama tradizione e nessuno ha il diritto di riderci su, anche se si chiama Pif). Stia tranquillo ed eviti generalizzazioni offensive: "noi meridionali" (io, i miei ragazzi e milioni di meridionali) da secoli non "speriamo di svoltare la giornata segnando un goal con la mano pensando di essere furbi". Forse lei avrà conosciuto gente che pensa di ingannare gli arbitri ma noi i conti con gli arbitri li facciamo tutti i giorni, testa alta e petto in fuori (noi nella vita magari come Maradona sui campi di calcio e ne aveva tutti i motivi).
4) Per lei i santi "non tolgono le formiche" dai malati negli ospedali del Sud e lì non c'è "l'orgoglio meridionale". È ovvio. Peccato, però, che i malati con le formiche, purtroppo, siano anche nel resto dell'Italia, che gli scandali sanitari siano molto frequenti anche al Nord (anche se meno "visibili" in tv, come dimostrano i disastri anche durante questa drammatica emergenza) e peccato anche che tutto questo, premesse le colpe delle classi dirigenti locali, sia anche il frutto di una discriminazione antica e consolidata che passa anche per quegli 840 miliardi di euro (dati Eurispes) sottratti al Sud allo negli ultimi 17 anni e non ci risultano, finora, articoli o film indignati di Pif (e ci chiediamo noi dove sia, allora, l'orgoglio di Pif su questo tema).
5) Per lei "non c'è orgoglio" neanche nei voti dati dal Sud alla Lega (Nord) e su questo, ovviamente, concordiamo anche se la invitiamo a fare un'analisi storica e meno superficiale dando un occhio ai voti (altrettanto inutili o dannosi) che il Sud in questi anni ha dato ai partiti di destra come di sinistra fino ai plebisciti dis-illusori (da Orlando ai grillini).
Caro Pif, a Napoli c'è un affascinante proverbio che, quando si vogliono evidenziare le scarse competenze di qualcuno in qualche settore, parla di "carta di musica in mano ai barbieri". Ecco: con tutto il rispetto per i barbieri, lei gli somiglia molto quando parla di Maradona, di Napoli e di Sud.
Prof. Gennaro De Crescenzo

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