DOPO IL DOSSIER E L’INTERVISTA SU “IL MATTINO” I NEOBORBONICI IN… SENATO PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEL GRANDIOSO ALBERGO DEI POVERI GRAZIE alla senatrice Sabrina Ricciardi, prima firmataria dell’interrogazione con risposta del Ministero per i Beni Culturali. In un’interrogazione del 20
novembre 2019 Sabrina
Ricciardi e altri 11 senatori hanno chiesto al ministro se fosse “a
conoscenza dello stato degli eventuali progetti e quali iniziative di
competenza intendesse assumere al fine di ridare dignità e valore ad un
monumento che costituisce una parte molto importante del patrimonio
culturale mondiale”. Lo stesso monumento, si legge nell’interrogazione,
risulta essere “il maggiore palazzo monumentale di Napoli ed una delle
più grandi costruzioni settecentesche d'Europa; l'opera si deve
all'ingegno dell'architetto Ferdinando Fuga, che lo progettò su
commissione di Carlo di Borbone e con i suoi 100.000 metri quadri, oltre
400 stanze e una facciata di oltre 300 metri, è uno degli edifici più
grandi del mondo oltre che, per quel tempo, il perno di avanzatissime
politiche sociali e produttive”. Danneggiato dal terremoto del 1980,
inserito nel patrimonio mondiale dall’Unesco nel 1995, “come denunciato
da un recente servizio giornalistico e da un dossier presentato
dall'associazione culturale Neoborbonica, le condizioni attuali di quasi
tutta la struttura risultano precarie al punto da rischiare ulteriori
crolli o danni”. Questa, in sintesi, la risposta del ministero: "Nel
condividere le osservazioni formulate, il ministero è ben consapevole
dell'importanza culturale, storica e architettonica del Real Albergo dei
Poveri (il maggiore palazzo monumentale di Napoli ed una delle più
grandi costruzioni settecentesche d'Europa) ed è disponibile a
collaborare con tutte le istituzioni coinvolte per riportare palazzo
Fuga al valore che merita. Il recupero e la valorizzazione dell'intero
complesso monumentale, con l'individuazione di nuove e adeguate
destinazioni d'uso, non potrebbe infatti che avere potenziali
occupazionali e ricadute economiche importanti per la città”. Noi tutti
ci auguriamo che dalla parole si passi (finalmente) ai fatti e che la
struttura borbonica possa ritornare ad essere un punto di riferimento
importante per lo sviluppo economico, turistico e sociale di Napoli (e
dell’intero Sud). Intanto GRAZIE a Sabrina Ricciardi e ad Antonio Folle
per l’articolo-intervista sul Mattino.
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