"IL MATTINO" E LA SCUOLA DEL SUD TRA GIUSTE DENUNCE E SOLITI LUOGHI COMUNI (ARTICOLO PER IL "ROMA" SU COME INVENTARONO IL MITO DEGLI ANALFABETI). Sul Mattino di qualche giorno fa una serie di denunce su quello che non va nelle scuole meridionali con dati oggettivi (meno asili nido, meno tempo pieno, più dispersione, meno laureati). Utili aggiornamenti anche sul Mattino del 24/8: fino al 70% in meno al
Sud per l'istruzione (in Emilia 1000 euro a bambino per mense, tempo
pieno o trasporti, in Campania 300!). Sullo stesso giornale e nello
stesso articolo, però, anche dati meno oggettivi sulla linea ormai
consueta del "tutta colpa del Sud". Anche se gli stessi dati riportati
dimostrano il contrario, si sostiene che la scuola al Sud "non è
sottofinanziata". E così non si tiene affatto conto delle fondamentali
differenze nei numeri di alunni per classe, aspetto fondamentale per chi
insegna (in media 1 docente ogni 10 alunni al Nord, circa 14 al Sud a
fronte di 231.051 insegnanti al Sud e 356.100 al Nord). E non si tiene
conto neanche dei confronti tra le strutture e gli spazi a
disposizione... E, per giustificare il titolo ("I ragazzi del Sud in
fondo alle classifiche europee"), si rispolvera una vecchia tesi (2010)
quasi discriminatoria di Mario Draghi: "un 7 in matematica al Sud al
Nord vale un 4... le scuole del Sud sono assai meno selettive e
rigorose". Il tutto basato, come detto, non su dati o esperienze nelle
nostre scuole ma sui famosi e controversi dati-Invalsi che annualmente
condannano il Sud, che quando hanno invece premiato il Sud sono stati...
corretti ("i prof del Sud avranno fatto copiare") e che grandi esperti
di pedagogia e didattica come il compianto Giorgio Israeli hanno
sconfessato nella loro validità. Il tutto avallando (senza alcun dato)
una strana teoria draghiana secondo la quale saremmo di fronte ad "una
responsabilità forse nella insufficiente consapevolezza dei genitori
meridionali i quali accettano per i propri figli una scuola che si
limita ad autocertificare il raggiungimento di buoni risultati" (la
stessa strana linea secondo la quale -non si sa perché- i genitori nelle
Due Sicilie pagavano scuole private accettando che i figli restassero
analfabeti). Strana teoria se pensiamo che moltissimi docenti al Nord
sono del Sud e non si capisce perché mai gli stessi docenti al Sud siano
incapaci (e magari fanno copiare i test Invalsi) e al Nord diventano
"selettivi e rigorosi", esclusi i positivi influssi di aria o acqua
padane...
ALLEGATO IL LINK DI UN MIO ARTICOLO SUL "ROMA" PROPRIO A PROPOSITO DI SCUOLE BORBONICHE E FAKE NEWS ANTI-BORBONICHE.
Gennaro De Crescenzo
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