BRIGANTI, MAFIE, MASSONERIA: TANTE VERITÀ NELLE PAROLE DEL NON-NEOBORBONICO PROF. SALES |
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BRIGANTAGGIO, MAFIA, MASSONERIA... TANTE VERITÀ NELLE PAROLE DEL NON-NEOBORBONICO PROF. SALES SU mafia (che non c'entra NULLA con il brigantaggio e qualcuno lo dica agli ignoranti che ancora ne parlano), sui rapporti tra mafia, carboneria e massoneria (qualcuno lo dica a chi ancora esalta carbonari e massoni e magari evita di dire che è... massone), sui falsi miti del Nord "superiore" (qualcuno
lo
dica ai razzisti di ieri e di oggi), sulla vera storia dell'emergenza
rifiuti (qualcuno lo dica a chi ancora oggi pensa che non siamo
"educati" alla differenziata), sulla vera storia di un'Italia divisa nei
diritti come nei redditi da oltre 160 anni (qualcuno lo dica ai soliti
accademici del "tuttacolpadelsud"). Ecco le sue parole... "Le
zone di brigantaggio non corrispondono a quelle delle mafie, le mafie
esistono dove circola la riccchezza, le mafie vengono dalla massoneria,
dalla carboneria. L'omertà non è siciliana: non c'è negli atti
giudiziari relativi alla mafia al Nord un solo caso nel quale un
imprenditore abbia parlato... L'idea della "arretratezza e della
mentalità" ci ha fatto perdere di vista che ad una offerta di violenza
corrisponde sempre una domanda. Le mafie oggi detestano il Mezzogiorno,
rincorrono la ricchezza. Un mafioso ad un giudice rispose che erano
andati nel Nord-Est perché 'qui sono più disonesti di noi, qui la gente
non vuole pagare le tasse peggio che da noi'. I mafiosi hanno gli stessi
consulenti fiscali di quegli imprenditori. Si tratta di una criminalità
economica: quella che fa profitti al di fuori della legge. Del resto i
paradisi fiscali non li hanno inventati Provenzano o Cutolo.
Consideriamo le mafie del Nord come un problema della società del Nord:
del resto se l'economia del Nord ha bisogno delle mafie evidentemente
c'è un problema. Nessuno può rivendicare il passato ma sta di fatto che
dal 1861 nessuna regione meridionale ha superato il reddito del Nord. Se
era un problema di senso civico perché le mafie sono arrivate a Milano?
Esempi? L'Expo di Milano con 70 interdittive antimafia e con i grandi
imprenditori che si servivano di imprenditori ndranghetisti perché
facevano prezzi migliori. La vicenda dei rifiuti inizia in Toscana alla
fine degli anni '80 quando va in tilt la raccolta dei rifiuti nocivi.
Alcuni imprenditori (massoni) del settore-pelli si rivolgono a Licio
Gelli che si rivolge ad un imprenditore in Toscana parente dei Casalesi.
Non è che quelli di Caserta volevano l'immondizia nei loro territori:
c'è una offerta e nasce una domanda. C'è qualcuno che li chiama, non
capovolgiamo le cose". Isaia
Sales, scrittore e docente di Storia delle mafie, Uni. Suor Orsola
Benincasa – Napoli (Genova, VI Festival di Limes, 9 marzo 2019)
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