IL RICORDO DEL MASSACRO DI LAURIA (AGOSTO 1806) E IL DIBATTITO CHE SIAMO RIUSCITI AD APRIRE IN FRANCIA SULLE EROICHE VITTIME DEL GENERALE MASSENA E DEI FRANCESI… In questi giorni l’anniversario del massacro di Lauria (6 agosto 1806): migliaia le vittime dell’invasione francese (compresi bambini e donne) sepolti in quella che ancora oggi, nella città che fu primo capoluogo lucano, viene
chiamata
“l’Onda dei Morti”. Da anni il Movimento Neoborbonico ricorda quel
massacro e quel saccheggio dopo decenni di assoluto silenzio da parte
degli intellettuali “ufficiali” spesso “fieri” di quella invasione
(categoria -più da psicanalisi che da storici- forse unica al mondo e
che si è poi applicata anche con la successiva invasione sabauda). Nel
2006, in occasione del bicentenario, grazie alle ricerche, ai libri e
alle attività dell’avvocato Antonio Boccia e dopo anni di convegni,
dibattiti, seminari, mostre e spettacoli, anche un monumento in piazza. È
di qualche settimana fa il nostro intervento presso le autorità di
Nizza per togliere da “piazza Massena” (il generale francese a capo
delle truppe che massacrarono gli eroici Laurioti che difesero la loro
città e la loro Patria Napoletana) o per collocare lì una lapide per
ricordare le sue “gesta”. A differenza di quanto accade in Italia e
anche se prevale sempre un “orgoglio francese” (“è comunque una nostra
gloria”, ha risposto il sindaco, per ora) la nostra richiesta ha
provocato un vivace dibattito ripreso dai maggiori quotidiani francesi. È
il nostro modo per ricordare Lauria anche in quest’anno difficile. Gennaro De Crescenzo SUL
GIORNALE DI NIZZA: ILS ÉCRIVENT AU MAIRE DE NICE POUR DEMANDER LE
DÉBOULONNAGE DU GÉNÉRAL MASSÉNA. LA REQUÊTE ÉMANE DU MOUVEMENT
NÉO-BOURBONIEN, UN COLLECTIF ITALIEN. “La
richiesta del Movimento Neoborbonico di Napoli è integrata da numerosi
documenti e archivi che ripercorrono le stragi e i saccheggi perpetrati
dall'esercito napoleonico durante l'invasione del Regno di Napoli nel
1806. Le truppe francesi, guidate dal generale André Masséna, avevano
poi represso violentemente la rivolta degli abitanti delle attuali
regioni Basilicata e Calabria, notano gli autori della lettera.
‘Accettare il nostro passato ci permette di non riprodurre gli errori
fatti e, per lo meno, di non metterli a modello’, ha commentato un
politico locale”. IL LINK DI UNO DEI QUOTIDIANI FRANCESI.
https://www.nicematin.com/vie-locale/ils-ecrivent-au-maire-de-nice-pour-demander-le-deboulonnage-du-general-massena-528516?t=MjBkMTFmMGVmYWI0NDkyZGZmMzk0NTEyYjAwYmMwNzBfMTU5MzAyNDE0Mzc1Ml81Mjg1MTY%3D&tp=viewpay&fbclid=IwAR08MFl8Wf3E9cTwO-1MfzPpFH51YtO6HvPqIhZ74RP44p5mos0mdJAkLHE
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