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FALSITA' STORICHE A TAGADA' CON ROBERTO ARDITTI? LA RISPOSTA NEOBORBONICA PDF Stampa E-mail

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È POSSIBILE DIRE FALSITÀ STORICHE (OFFENSIVE E DANNOSE) CONTRO IL SUD ANCHE IN QUESTI MOMENTI? Sì, a La7 (Tagadà, 11/3/20). VIDEO/RISPOSTA CON 4 MINUTI DI VERITÀ STORICA. La conduttrice chiede al giornalista Roberto Arditti che succede al Sud se si diffonde il virus. La risposta è stranissima: "noi abbiamo documenti consegnati alla storia che nessuno legge più e che riguardano gli aspetti non solo della Sanità dopo l'unità del 1870 e segnalano che la distanza

rispetto al Nord era una distanza siderale, sono passati 150 anni e la distanza non si è colmata... Questa è la storia del nostro paese e ha radici profonde e complesse e basta fare l'esempio del terremoto del 1980".
In sintesi siamo stati costretti a scrivere ad Arditti: 1) la domanda presupponeva una risposta nel merito e se la risposta non c'è o tira in ballo presunte colpe storiche del Sud la sintesi è agghiacciante: se moriranno sarà colpa loro... 2) Di grazia, caro Arditti, potrebbe rivelarci quali siano questi documenti dimenticati, quando li ha studiati e quando li ha pubblicati? Online risulta un solo libro di Arditti ed è dedicato agli anni del terrorismo... In realtà tanti documenti presso l'Archivio di Stato di Napoli (vari fondi che potremmo anche consultare insieme) e i recenti studi accademici di Davis, Daniele, Malanima, Collet, Fenoaltea, Ciccarelli, De Matteo o Tanzi dimostrano proprio il contrario e cioè che il Sud vantava livelli di redditi, finanze, pil e industrializzazione pari o superiori a quelli del resto dell'Italia fino al 1860, anno dell'unificazione (e non 1870, come ha detto lei).
3) Quando parla di arretratezza nella sanità delle Due Sicilie dimostra di ignorare che qui vantavamo la più alta percentuale di medici e ospedali per abitante, la più bassa percentuale di mortalità infantile, i primi studi di omeopatia, il primo moderno sistema sanitario (con le prime leggi fin dalla fine del Settecento), il più alto numero di vaccinati per il vaiolo (1.300.000 persone in meno di 20 anni), le prime profilassi antitubercolari, i più alti indici di crescita demografica e il più alto numero di ottantenni e novantenni in Europa... 4) Se cita gli scandali del terremoto del 1980 (il triplo dei morti del Friuli) dovrebbe citare con onestà anche gli scandali nordici magari anche recenti e legati alla sanità lombarda o al Mose veneziano perché anche in queste ore stiamo capendo che non esistono i Italia, purtroppo, classi dirigenti perfette... e magari dia pure un occhio ai recenti dati-Eurispes con quegli 840 miliardi di euro sottratti al Sud in 17 anni (oltre 50 anche nella Sanità e se il sistema sanitario al Nord è ottimo e al Sud no è per questo e non perché qui qualcuno non voleva ospedali e posti letto).
4) Se, infine, in 150 anni queste differenze non sono state colmate sarà colpa di scelte politiche sbagliate da parte di classi dirigenti nazionali (complici quelle locali) oppure di queste maledette popolazioni meridionali che erano arretrate 150 anni fa e non si riesce in alcun modo a salvarle? In tal caso sia onesto con se stesso e con i suoi lettori e ammetta con coraggio di essere razzista e per di più con dichiarazioni offensive in un momento difficile come quello che tutta l'Italia sta vivendo. Sono queste le "radici complesse del nostro Paese"...
Saluti cortesi ma senza alcuna stima,
prof. Gennaro De Crescenzo dal suo rifugio a Napoli (#restiamoacasa anche se siamo costretti a vedere in tv interviste come questa).
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