ANCELOTTI E CUOCO, GATTUSO, RUFFO (E SPIDERMAN): LE STRANE TESI DI FRANCESCO MERLO ("REPUBBLICA"). Deve esserci un pizzico di confusione storico-calcistica nella mente di Francesco Merlo, giornalista di Repubblica. In un suo recente articolo (giuriamo che è vero) paragona Ancelotti e il suo esonero all'esilio di Vincenzo Cuoco nel 1799. E così De Laurentiis ("vittimismo, istinti e pernacchie") rappresenta la "Napoli dei lazzari"
che fa "soffrire la sapienza e l'eleganza". E così Ancelotti, per Merlo,
è il simbolo della "Napoli raffinata". E così "i veri lazzari sono i
ricchi e i potenti come De Laurentiis e Ferdinando I" (giuriamo che è
vero che ha scritto anche questo). Peccato, un vero peccato che il
mister che tutti stimiamo ancora, sia nato a Reggiolo (629 km da
Napoli). Peccato anche che sia stato proprio quel lazzarone di De
Laurentiis a chiamare Ancelotti a Napoli (sarà diventato lazzarone
subito dopo o lo era già nel dna?). Peccato anche che qualsiasi altra
società calcistica del mondo dopo quella lunghissima serie di risultati
negativi avrebbe esonerato (anche prima) l'allenatore perché nel calcio
(di questo parliamo) purtroppo contano i gol e non "eleganze e
raffinatezze". Peccato, infine, che chi fa paragoni con la storia del
1799 dovrebbe sapere che fu proprio il Cuoco a denunciare le colpe e le
debolezze di francesi&giacobini distanti dal popolo: furono gli
stessi invasori francesi a definire eroi quei lazzari che difesero
Napoli (8000 morti in 3 giorni, oltre 60.000 nei 5 mesi di quella
Repubblica Napoletana definita repubblica dei "traditori" dallo stesso
Mazzini). Ma è possibile che quando si parla di Napoli o anche solo del
Napoli gli opinionisti di turno si sentano in dovere di tirare fuori
analisi sociologiche, culturali o storiche con arrampicate sugli specchi
che neanche Spiderman saprebbe fare? E, a pensarci, nessuno accusò i
famosi lazzari di Baviera quando Ancelotti fu esonerato dal Monaco... Un
occhio magari, solo per fare un esempio, al Milan, non potrebbero
darlo? Eppure da quelle parti hanno fatto fuori in pochi mesi Seedorf,
Leonardo, Inzaghi, Mihajlovic e Giampaolo (nativo di Bellinzona),
rinunciando, nell'ultimo caso, ad un testimonial della cultura svizzera
che poteva essere coerente con la storia lombarda! PS
Ah, a proposito, abbiamo una dritta da suggerire a Merlo: Gattuso è
calabrese! Calabrese come quel Cardinale Fabrizio Ruffo (eroico capo dei
Lazzari e dei sanfedisti) che sempre nel 1799 sconfisse Francesi e
giacobini riportando sul trono i Borbone... E se fosse un segno della
Provvidenza? Prof. Gennaro De Crescenzo
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