"NAPOLI SABAUDA O BORBONICA?". LA NOSTRA RISPOSTA PUBBLICATA SUL CORRIERE DELLA SERA |
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NAPOLI SABAUDA O BORBONICA? BOTTA E RISPOSTA SUL CORRIERE. REPLICA (CORRETTAMENTE) PUBBLICATA DA ALDO CAZZULLO CHE CHIEDEVA NOSTRE SPIEGAZIONI SUL REFERENDUM DEL 1946... Gentile Aldo, cerco di spiegarle, da neoborbonico, quello che lei definisce "un mistero che i neoborbonici dovrebbero spiegare" in riferimento al fatto che Napoli nel 1946 votò in massa per la monarchia sabauda.
In sintesi: Napoli era stata governata da una monarchia appena appena
per oltre sette secoli (dai Normanni ai Borbone) e la monarchia era più
che radicata e, in particolare quella borbonica, anche amata a livello
popolare; il referendum, del resto, non era "Savoia o Borbone" ma
"monarchia o repubblica"; chi si era opposto ai Savoia durante
l'unificazione non ebbe per nulla vita facile: tra processi, arresti,
fucilazioni e massacri, le vittime erano state decine di migliaia (il
poeta Ferdinando Russo fu portato in tribunale per una sorta di
"borbonismo" agli inizi del Novecento solo per una battuta ironica su
Garibaldi); le classi dirigenti furono accuratamente selezionate in
senso sabaudo e antiborbonico (lo denunciò, indignato, anche Giovanni
Gentile); non esisteva, fino al 1946, una storiografia ("in primis"
quella scolastica) diversa da quella "ufficiale" e unilaterale, con i
Savoia buoni e belli e i Borbone brutti e cattivi e in pochi sapevano i
Savoia cosa avevano davvero fatto a Napoli e al Sud. Per fortuna oggi le
cose sono cambiate e stanno cambiando con ricerche e verità nuove e
sempre più diffuse e per questo dobbiamo ringraziare magari anche i
nostri "dibattiti" sulle pagine del Corriere. Cortesi saluti Prof. Gennaro De Crescenzo Nota pubblicata sul Corriere della Sera dell'11/12/19.
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