SOLIDARIETÀ AI VENETI, IL SILENZIO DEI MEDIA E LE QUESTIONI MERIDIONALI |
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SOLIDARIETÀ AI VENETI, IL SILENZIO DEI MEDIA E LE QUESTIONI MERIDIONALI. In queste ore i Veneziani combattono contro l'acqua tra danni e vittime. Tutta la nostra solidarietà al popolo veneziano la cui grande storia forse non meritava politici come quelli attuali. L'opera gigantesca che avrebbe dovuto salvare Venezia, il Mose, non è stata ancora inaugurata: da circa 20 anni è costata OLTRE 6 MILIARDI DI EURO. In queste
ore tutti i media del
mondo si rincorrono nell'esaltazione dei veneziani che "si stanno
rimboccando le maniche". A poche ore dalle recenti tragedie di Messina o
Ischia, però, prima ancora di recuperare le vittime, già si parlava di
"abusi edilizi" o di "politici corrotti" e non di "maniche rimboccate".
Come se da queste parti, di fronte a terremoti o alluvioni, la gente si
divertisse a stendersi al sole sulle macerie o si accalcasse a salire
sui pedalò. E così i vari opinionisti di turno non si vergognano di
parlare di "cerniere arrugginite" o dei "movimenti dell'acqua" (che
strano! Nessuno aveva pensato che si trattava di un'opera immersa nel
mare). E così i vari opinionisti di turno evitano di parlare di quel
"miliardo bruciato in tangenti e consulenze" (in testa la Regione
Veneto). Che cosa avrebbero detto i Tg o i Giletti o i Del Debbio di
turno se tutto questo fosse capitato dalle parti del Sud? È esattamente
così, tra (immotivati) complessi di superiorità padani e (immotivati)
complessi di inferiorità meridionali (spesso veicolati dai media e
trasferiti pari pari alla politica) che nascono e non si risolvono le
questioni meridionali. Gennaro De Crescenzo
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