RISPOSTA DI DE CRESCENZO A GALLI DELLA LOGGIA SUL CORRIERE (PRIMA PAGINA): NAPOLI NON È UNA "DISNEYLAND OBBROBRIOSA". “Spaccanapoli è una Disneyland meravigliosa di storia e cultura e noi siamo fieri delle nostre eccellenze”. Pagina intera sul Corriere del Mezzogiorno del 3/9/19 con articoli di De Crescenzo e del presidente degli Industriali Vito Grassi. “Gentile prof. Della Loggia, letta la sua
intervista sul
Corriere del Mezzogiorno del 31/8/19, non possiamo non sottolineare
alcuni concetti. Più volte lei è intervenuto per "condannare" il Sud:
qualche settimana fa evidenziando "sperpero e malversazione" dopo la
(squallida) esibizione televisiva di due neomelodici che lei utilizzava
per sintetizzare il quadro del Sud di oggi; qualche anno fa invocando,
di fronte a ‘clientelismi, raccomandazioni o evasioni fiscali’, una
"intransigente forza repressiva dello Stato nelle loro contrade". Ora,
invece, tocca a Napoli: sia chiaro, in premessa, che anche noi siamo
convinti che Napoli poteva e potrebbe essere governata meglio ma le sue
tesi potrebbero risultare "eccessive" e frutto di una buona dose di
preconcetti. ‘Spaccanapoli -per lei- assomiglia sempre più a una
Disneyland obbrobriosa’. Amo Disney e i suoi personaggi ma, al di là dei
colori e della trimillenaria confusione del centro antico di Napoli
(legga le cronache del periodo romano o del Seicento e troverà la
confusione delle grandi città di ogni tempo), non riesco a capire dove
lei abbia trovato Topolino e Paperino in mezzo a palazzi antichi e
nobili, a chiese sui resti di templi pagani e tra odori di olio di
pizze, di pane caldo o sfogliate nei forni delle pasticcerie, su
botteghe che già erano lì centinaia di anni fa. Lo stesso valga per quel
lungomare amato da milioni di persone in tutto il mondo e da lei
definito ‘una enorme mensa’ per la presenza di 4 o 5 pizzerie (‘mensa’
pure i portici di piazza San Carlo a Torino o piazza San Marco a Venezia
con tutti quegli ‘obbrobriosi’ bar/ristoranti?). Non so, poi, quali
statistiche abbia usato per dire che c'è stata ‘una vera e propria
camorrizzazione della borghesia con avvocati, notai, commercialisti
eccetera’ collusi con la camorra. In questo caso le consiglierei di dare
un occhio alle inchieste anche recenti sui politici del Nord coinvolti
in scandali clamorosi (sentenze appena emesse per Expo Milano) o ai dati
della -vera- evasione fiscale e dei rapporti con le mafie al Nord o
delle tangenti (da record mondiale quelle del Mose di Venezia). Non
riesco nemmeno a capire quali segnali negativi abbia colto nelle belle e
continue attività dell'Istituto di Genetica e di Biofisica o nella
Facoltà di Agraria nella splendida reggia borbonica di Portici (con
nuovi corsi appena varati e qualche difficoltà solo nei mancati
finanziamenti governativi: altro che ‘agonizzanti e scomparsi’). ‘Se le
persone migliori se ne sono andate negli ultimi 30 anni’, caro prof.
Della Loggia, è perché da 150 anni viviamo una questione meridionale che
non conoscevamo prima del 1860 e che nessuno ha saputo o voluto
risolvere in questi 150 anni, con la complicità delle nostre classi
dirigenti, nel silenzio dei nostri ‘intellettuali’, con il contributo di
opinionisti nazionali che ogni tanto, rafforzano immotivati complessi
di inferiorità meridionali e altrettanto immotivati complessi di
superiorità ‘padani’. Altro che ‘le eccellenze culturali non servono’:
se cancelliamo anche questi schemi mentali (come da qualche tempo sta
avvenendo) e ritroviamo senso di appartenenza e orgoglio, a noi (a
differenza sua) ‘sembrerà di poter essere ottimisti’. Prof. Gennaro De Crescenzo
Presidente Movimento Neoborbonico
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