"I NEOBORBONICI SONO SOPRATTUTTO GIOVANI E TRA I GIOVANI CRESCE IL CONSENSO" |
|
|
|
“I NEOBORBONICI? SONO SOPRATTUTTO GIOVANI. NEOBORBONICI: CRESCE IL CONSENSO TRA I GIOVANI”. Sono alcuni dei titoli sparati in prima pagina sul Corriere del Mezzogiorno del 10 aprile 2019 in occasione di un convegno-raduno (l’ennesimo!) di accademici impegnati a discutere dei neoborbonici (ovviamente
senza la democratica
presenza dei neoborbonici). La locandina accademica si presterebbe ad
ironie poco accademiche (“LA RISACCA NEOBORBONICA, FLUSSI E RIFLUSSI”)
che richiederebbero, per chi l’ha inventata, massicce dosi magari di
MAALOX (un toccasana in questi casi) ma resteremo seri. Ecco, in
sintesi, quanto dichiarato da alcuni accademici rafforzando la
sensazione che ormai avvertiamo da molto tempo: le nostre tesi stanno
vincendo soprattutto tra i giovani e le accademie cercano inutilmente e
tardivamente di capire cosa è successo se sono stati sconfitti
nonostante 150 anni di monopolio culturale… “Il successo anche
editoriale di un verto revisionismo sudista coinvolge sempre di più il
mondo politico e i giovani in cerca di un passato di cui andar fieri”… E
mentre Silvano Montaldo (Università di Torino) ci crea più di un
IMBARAZZO (“Mai nessuno coinvolge seriamente gli storici come ad esempio
Alfonso Scirocco”) accusandoci di non coinvolgere uno storico come
Scirocco di cui sono stato allievo ma che, purtroppo, è morto oltre 10
anni fa e, pure volendo, non potremmo coinvolgerlo… per Renata De
Lorenzo “il vittimismo non ci porterebbe da nessuna parte” (e infatti le
sue teorie anti-vittimistiche che spesso hanno ignorato o cancellato
anche le vittime dell’unificazione italiana, come tutti possono
constatare, hanno risolto questioni meridionali antiche di oltre 150
anni). Per Marco Demarco, invece, è certo che “il revisionismo
antiunitario continuerà a guadagnare spazio se le politiche nazionali
fossero insufficienti in termini di sviluppo e qualità della vita”. E
questa è l’unica tesi sulla quale concordiamo e ci dispiace per chi
organizza ancora unilaterali e probabilmente, ormai, inutili convegni
gratificanti, forse, solo per i…. neoborbonici. |