DUE O TRE PAROLE SULLA (STRANA E INQUIETANTE) IDEA DI NORD E SUD DI PANEBIANCO SUL CORRIERE. Difficile commentare l’articolo di Angelo Panebianco in prima pagina (!) sul Corriere (!) del 15/1/19 (“Tra il Nord e il Sud un patto contro i no”). Difficile perché
amiamo, ancora e
nonostante tutto, la nostra terra e siamo convinti che , ancora e
nonostante tutto, possa trovare la strada del suo riscatto anchesenza seguire le “indicazioni” di Panebianco. Andiamo per ordine e per sintesi: 1)
PROFEZIE E OSCURI PRESAGI: se il Sud non fa come dico io “saranno guai
per tutti”; “il 2019 forse è l’anno della secessione Nord/Sud”; 2)
CHIARIMENTI: non è vero che l’autonomia di Veneto, Lombardia e delle
altre regioni del Nord è la “secessione dei ricchi” (quella è una cosa
brutta che dicono i meridionali bruttisporchieccattivi): è un atto di
amore verso la “comunità” italiana tutta e poco conta che quelle regioni
si tratterranno il loro gettito fiscale (in barba a qualsiasi idea di
solidarietà e di comunità nazionale) e il vero problema sarà quello
delle famose siringhe che al Sud costano sempre più care che al Nord
perché (lo sappiamo tutti) al Sud rubano al contrario di quello che
succede al Nord (poco contano gli scandali delle cliniche private,
quelli del Mose, dell’Expo o delle banche del Nord: vuoi mettere con
quelle siringhe?); 3)
“SUGGERIMENTI 1”: voi del Sud dovete smetterla di rifiutare la Tav e se
lo fate è solo perché siete “contrari a qualunque cosa possa favorire
l’ulteriore sviluppo economico della comunità nazionale, Nord incluso”
(peccato che, a prescindere dalla strana tesi panebianchiana del M5S che
prende i voti al Sud, anche quelli del M5S del Nord e molti altri
ancora che neanche sono del Sud, la Tav non la vogliono mentre molti
meridionali vorrebbero da 150 anni quegli investimenti e quelle
strutture e infrastrutture che da 150 anni mancano); 4)
“SUGGERIMENTI 2”: voi del Sud dovete farvi trivellare terre e mari per
“il bene del Paese” e, se possibile, senza neanche chiedere
contropartite (è vero che sarebbe “roba vostra” ma fatela gestire a
quelli del Nord); 5)
“SUGGERIMENTI 3”: dovete lasciar perdere i redditi di cittadinanza: voi
li volete perché non volete lavorare, non volete investimenti e
sviluppo e volete solo essere assistiti da quelli del Nord “che vivono
nella parte del Paese ricca e produttiva (o, più precisamente, ricca
perché produttiva) e sono per voi una mucca da mungere” (a parte lo
stile quasi da stadio, a parte la totale "dimenticanza" di milioni di
giovani meridionali emigrati in questi anni -altro che "non volete
lavorare"-, peccato che quel reddito sarà -se mai lo sarà- distribuito
equamente tra Nord e Sud); 6)
SPERANZE PARTE PRIMA fondate su una certezza (alcuni non conoscono il
Sud, Panebianco lo conosce e sa che non tutti sono bruttisporchiecattivi
e non tutti sono distanti dalle tesi di Panebianco): il Sud vota in
massa per la Lega di Salvini che così potrebbe salvare l’unità nazionale
(è scritto proprio così, non abbiamo aggiunto nulla); 7)
SPERANZE PARTE SECONDA: il Sud, quello buono, quello che dice quello
che dice Panebianco, fa un patto con il Nord buono e salviamo l’Italia
(traduzione: continua la storia di questa Italia spaccata in due da 150
anni con una parte-colonia che ha da 150 anni la metà dei diritti, del
lavoro, dei servizi, delle speranze del resto dell’Italia ma si è
rassegnata e non si lamenta neanche più); 7)
COMMENTO NOSTRO: se questi continuano così va davvero a finire che
l’Italia finisce ma non alle condizioni e nelle modalità indicate da
Panebianco… Gennaro De Crescenzo
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