Da sempre è nostra tradizione farci e farvi gli auguri a Napoli celebrando Francesco II di Borbone nel segno della memoria e dei valori da lui rappresentati. GIOVEDI' 27 DICEMBRE: MESSA PER SUA MAESTA’ FRANCESCO II DI BORBONE, UN GRANDE UOMO, UN GRANDE RE. 27 dicembre 2018, ore 18:00, Napoli, Chiesa di San Ferdinando di Palazzo, Piazza Trieste e Trento (piazza San Ferdinando), S. Messa di suffragio in Rito Romano Antico per Sua Maestà Francesco II di Borbone nel 124° anniversario della morte. Il tradizionale evento è
curato da Movimento Neoborbonico e Fondazione Il Giglio. Ingresso libero.
COMUNICATO PUBBLICATO SU "IL MATTINO"
IL RE SANTO, IL RE NAPOLETANO, L’ULTIMO RE… FRANCESCO II DI BORBONE Napoli, 16 gennaio 1836 – Arco di Trento, 27 dicembre 1894 Francesco
II chiuse la storia della dinastia borbonica a Napoli. A 27 anni,
timido, riservato e profondamente cattolico, nel suo breve governo
(maggio 1859 - settembre 1860), fu promotore di numerosi interventi per
favorire industrie, commerci, ferrovie e opere di assistenza e di un
progetto di un vero e proprio “centro direzionale” della capitale che
sarebbe stato costruito proprio nella zona scelta oltre un secolo dopo. I
Savoia non gli restituirono mai i suoi beni personali (diversi milioni
di euro attuali) perché non volle “mai barattare quella restituzione con
la sua dignità” (“vivrò in povertà: ci sono poveri più degni di me”,
scrisse nel suo diario). Nonostante le condizioni non agiate, fu sempre
intensa la sua attività nella beneficenza e nella carità tanto da essere
ritenuto da molti “più santo che Re”. Non ebbe il tempo di realizzare
ciò che avrebbe voluto. I napoletani, invece, ebbero la possibilità di
conoscere e di affezionarsi alla piccola e bellissima Maria Sofia di
Wittelsbach (aveva diciassette anni ed era la sorella della famosa
“imperatrice Sissi”) durante le sue passeggiate o nelle serate al San
Carlo, quando cavalcava per i boschi o quando si affacciava a guardare
dal suo balcone preferito con i glicini fioriti quel mare che nel suo
paese non aveva mai visto. Il 6 settembre Francesco II lasciò il suo
Palazzo Reale con la moglie salutando per l’ultima volta la sua capitale
e dichiarando che temeva che “ai napoletani non sarebbero rimasti
neanche gli occhi per piangere”. Il 7 settembre arrivò Garibaldi e finì
così (dopo quasi sei secoli) la storia di Napoli capitale e, dopo sette
secoli. quella del Regno di Napoli e di Sicilia. Difese eroicamente con
la moglie al suo fianco il Regno fino all’ultimo assedio nella fortezza
di Gaeta, caduta la notte del 13 febbraio del 1861. Primo dei tanti
emigranti meridionali, morì durante alcune cure termali per il suo
diabete ad Arco di Trento: solo quando le corti di mezza Europa si
recarono lì per i funerali, gli abitanti del luogo si resero conto che
il “signor Fabiani” (così si faceva chiamare per discrezione e per non
riaprire vecchie ferite) era l’ultimo Re delle Due Sicilie. Ebbe solo
una figlia (Maria Cristina Pia) morta pochi mesi dopo la nascita. Tutta
la famiglia, finalmente ricongiunta, fu sepolta nel 1984 nella Cappella
dei Borbone in Santa Chiara a Napoli tra ampolle contenenti acque e
terre dell’antico Regno delle Due Sicilie. “Io sono Napolitano; nato
tra voi, non ho respirato altr’aria, non ho veduti altri paesi, non
conosco altro suolo, che il suolo natio… Quello che imploro da ora è di
rivedere i miei Popoli concordi, forti e felici”: sono le sue ultime
parole da Re. |