"TOMBOLA STORICA DEL 1734": SABATO 15 DICEMBRE ORE 11, PALAZZO VENEZIA, NAPOLI (via Benedetto Croce 19, Spaccanapoli zona Santa Chiara), presentazione-spettacolo del libro di Davide Brandi, “La tombola storica del 1734”. “La storia del lotto a Napoli, i personaggi,
l’originaria smorfia del ‘700 e una commedia… in 90 atti”! Ci saranno
l’autore, Gennaro De Crescenzo (che ne ha scritto la prefazione),
Raffaella Iuliano, Giuseppe Serroni, Angelantonio Aversana, Rosa
Mancini, Salvatore Leonangelo, Antonio Baiano (editore Eracle). Ingresso
libero (per chi ama Napoli, la sua storia e la sua cultura).
DALLA PREFAZIONE DI GENNARO DE CRESCENZO
“Lingua
napoletana, letteratura, storia di Napoli e storia italiana ed europea,
sociologia, economia, religione e religiosità, curiosità, aneddoti,
leggende, un testo letterario e, come se non bastasse, tanti colori e
una grande capacità di sintesi. E’ questo il libro di Davide Brandi.
Cos’altro ci si potrebbe aspettare da un libro per dire che è proprio un
bel libro? Così si passa dalle notizie relative alla storia del lotto
nel mondo (dalle origini a oggi) a quelle del lotto napoletano con
“intermezzi” preziosi riferibili alla letteratura e alla storia
“nostra”. C’è qualcosa di più bello, del resto, da raccontare e da
spiegare ai bambini e agli adulti a caccia di radici e orgoglio? Poche
lingue al mondo hanno la dignità che ha la lingua napoletana con le sue
radici greche, la sua storia che, al pari delle altre lingue neolatine,
inizia oltre otto secoli fa e vanta tanti “testimoni” di una letteratura
alta e anche popolare che passa per i Giambattista Basile (il vero
padre di Cenerentola) e i Giulio Cesare Cortese, arriva ai Salvatore Di
Giacomo, ai Ferdinando Russo o ai Libero Bovio e poi fino agli Eduardo,
ai Totò, ai Troisi e ai Daniele e magari fino ai cantanti e ai poeti di
domani con una certezza: la lingua napoletana è ancora viva e abbiamo il
diritto e il dovere di farla continuare a vivere. Magari conoscendone
storia e grammatica, magari frequentando un corso di lingua napoletana o
leggendo un libro come quello di Davide Brandi…”.
|