MICHELINA: 150 ANNI DI STORIA OLTRAGGIATA, CANCELLATA (E RITROVATA). #150michelinadecesare, Michelina De Cesare (Caspoli, 28 ottobre 1841 – Mignano Monte Lungo, 30 agosto 1868). 30 agosto 1868 / 30 agosto 2018. Michelina era bella e non era solo la moglie del "capobrigante" Francesco Guerra: era "brigantessa" vera, armata e coraggiosa. Fu uccisa con un colpo alle spalle, finita, denudata e
oltraggiata. Michelina
per noi (sempre di più, ormai) è un esempio: quello di chi combatte per
la propria terra e la propria gente. Ma Michelina è un esempio anche
per chi prima volle ucciderla e umiliarla e dopo la cancellò dai libri.
Ricordatelo e ricordiamolo a chi (sempre di meno, ormai) dice che
"guardiamo troppo al passato" ma non si accorge che quei libri da 150
anni sono carichi di (falsi) eroi... Ecco perché in tanti (sempre di
più, ormai), oggi, ricordiamo Michelina a 150 anni esatti dalla sua fine
e verso un nuovo inizio... “Prevalse un mondo nuovo che si portava via
i re, i canti davanti ai fuochi e le bandiere, quelle facce scure e
quegli occhi sorpresi o impauriti fissati per sempre da un lampo
improvviso; si portò via le ‘micheline’, i ‘bellofatto’, i ‘nennanenna",
i ‘crepasassi" o i ‘mussargiento’, con tutte le loro storie e tutti i
loro stracci, tutti i sogni e le speranze che erano i sogni e le
speranze di un popolo che fa ancora fatica, oggi, a sognare e a sperare.
Fummo cancellati dalla storia o diventammo dati sugli schedari della
polizia (‘occhi castagni, fronte regolare, carnagione regolare...’) o
nomi e cognomi sulle liste delle navi che iniziarono a partire quando la
guerra era già finita” (Gennaro De Crescenzo, “Noi, i neoborbonici.
Storie di orgoglio meridionale”).
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