UN VIDEO IMPORTANTE E COMMOVENTE: "SPUTAVELENO" DI FEDERICO SALVATORE NELLA INTERPRETAZIONE DI LAURA ORABONA. Lei si chiama Laura Orabona, recita (benissimo) fin da quando era piccola, ora è una ragazza e, subito dopo il diploma, come tanti ragazzi del Sud, è andata a Londra per lavorare e studiare. Tempo fa mi aveva contattato con il fratello,
Lorenzo, per la sua
tesina sul (vero) "risorgimento" ("abbiamo letto i tuoi libri"). E Laura
qualche giorno fa ha preso la sua telecamera, è andata ad Hyde Park e
ha recitato, in una splendida e impeccabile lingua napoletana,
"Sputaveleno", "uno degli ultimi capolavori di Federico Salvatore",
cantautore della rabbia e dell'orgoglio, in un grido di dolore e amore
per svegliare "le coscienze delle nuove generazioni... E anche se sono
fisicamente distante da casa -scrive Laura- non riesco minimamente ad
allontarmene con la testa e con il cuore. Penso alla mia terra e la
custodisco con affetto dentro di me... Quando ho ascoltata questo brano
ho subito pensato a quanta verità contenesse. E tanta verità merita di
essere detta e ridetta. Oggi io ci provo. A modo mio". E se Federico
Salvatore scrive a quei "guagliune senza cchiù memoria" e gli chiede
"d’arapì nu libbro ‘e storia ca ve pò ddì chi simme state aiere" e lo fa
raccontandogli di Carlo, Ferdinando e Francesco II di Borbone, di chi
li tradì e di chi ("politica, camorra e munnezzaglia") ha distrutto la
nostra terra... E se noi da anni, con le nostre attività quotidiane, in
fondo, facciamo lo stesso "lavoro"... E se poi arriva Laura... Non è
vero che "non facciamo niente", come ci dicono gli amari versi finali di
questa poesia. Abbiamo lavorato, lavoriamo e lavoreremo perché le Laura
Orabona e i Lorenzo Orabonadiventino tanti e a loro toccherà salvare
(finalmente e meritatamente) la nostra e la loro terra. E (loro) ci
riusciranno.
GDC
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