DA REGNO DELLE DUE SICILIE A REGNO DELLE CINQUE STELLE? QUEL SUD CHE GRIDA E I SOLITI RAZZISTI (E I SOLITI COMPLICI) GIA’ AL LAVORO… Da neoborbonici non ci interessiamo di elezioni (di Politica sì, ma è una cosa diversa). Siamo sempre più convinti del fatto che l'unica strada vera e vincente
sia quella di Memoria
Orgoglio e Riscatto. Convinti anche del fatto che per un (vero) partito
meridionalista occorrano più risorse umane e finanziarie di quelle che
per ora registriamo nel mondo neoborbonico/neomeridionalista (sempre
valida la nostra proposta per chi ogni giorno invoca "unioni di
movimenti" o "mobilitazioni di piazza": organizzate nella vostra zona
-non su fb- una riunione con 100-300 persone disposte anche a dare una
mano e noi ci saremo). Intanto, però, qualche osservazione va fatta.
Dilagante il successo del M5S nel Sud in una sorta (nei confini) di
Regno delle Cinque Stelle (già Regno delle Due Sicilie), con una scelta
rispettabilissima di tanti meridionali (cos'altro avrebbero
potuto/dovuto fare?), come rispettabilissima resta la scelta del
non-voto (che in sostanza, ci piaccia o no, è solo un altro modo di
votare). Io e qualche altro amico abbiamo rifiutato con cortesia e
gratitudine qualche collegio "buono", "buonissimo" alla luce dei
risultati ("abbiamo altri progetti e altri sogni" è stata la nostra
risposta: magari ditelo agli idioti di turno dello slogan "hanno fatto
un accordo con Grillo"). Intanto non possiamo non essere felici che
alcuni tra quelli che nel M5S hanno sostenuto, promosso e ottenuto il
Giorno della Memoria per le Vittime Meridionali dell'Unificazione
Italiana da domani saranno o torneranno in Parlamento (non sarà "la
salvezza del Sud" ma di certo meglio loro che quelli che hanno
combattuto in ogni modo la Memoria). Intanto, con loro, ci saranno anche
tanti amici che hanno firmato il manifesto "Sud 34" (per l'equità
Nord/Sud) al quale abbiamo aderito con altri movimenti meridionalisti e
soprattutto con la pagina Terroni di Pino Aprile (oltre 100.000 adesioni
e oltre due milioni di lettori in questi giorni!). Non sarà la
"salvezza del Sud" ma un segnale positivo lo è di sicuro come un segnale
positivo, forte e chiaro è quello che il Sud ha lanciato in queste ore.
ALTRO CHE "SOLITO SUD ASSISTITO CHE VUOLE IL REDDITO DI CITTADINANZA"
secondo la vergognosa (e razzista) tesi di qualche politico e
opinionista padano - tra gli altri Feltri e Sgarbi (triplicato nei voti
da Di Maio)- e di qualche politico e opinionista locale (Polito del
Corriere, tra gli altri). Osservatori
mediamente intelligenti o meno razzisti avrebbero evidenziato il
rifiuto da parte del Sud magari di appalti, appaltini, incarichi o pure
dei famosi "50 euro a voto"... per scegliere un partito che non gestisce
potere e non compra voti. Il
Sud ha gridato deciso e compatto, invece, che non ne può più di una
certa politica: non sappiamo ancora se ha fatto la cosa giusta (lo
sapremo presto: sapremo aspettare con il nostro solito e antico
scetticismo) come non sappiamo neanche chi e come farà un governo. Ma il
Sud ha gridato la sua rabbia e la sua voglia di riscatto e di nuovo
nell'unico modo che gli era possibile (per ora) utilizzare. Ci sarà
qualcuno capace o in grado di ascoltarlo? Noi (nessun dubbio)
continueremo il nostro lavoro di controllo, di denuncia e di
ricostruzione di identità e orgoglio. GDC
FOTO "IL GIORNALE" (6/3/18)
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