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GAETA 2018: MAI COSÌ TANTI (ANCORA PIÙ FIERI E PIU' FELICI) |
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GAETA 2018: MAI COSÌ TANTI (ANCORA PIÙ FIERI E PIÙ FELICI). "Mai vista una sala così": è la frase che in tanti hanno pronunciato sabato pomeriggio a Gaeta prima del convegno centrale delle tre Giornate della Memoria dei Popoli delle Due Sicilie. Mai così tanti (oltre
250 posti a sedere ma
tanti in piedi e nelle sale antistanti in un silenzio totale per più di 3
ore, oltre 200 persone il venerdì e domenica mattina, oltre ai due
pullman da Napoli e dalla zona vesuviana). Numeri importanti (tutto a
spese di noi partecipanti, viaggi inclusi: poche associazioni in giro
sarebbero capaci di riempire per un evento culturale una sala come
quella del Serapo). Pochi partiti italiani (se non con pullman -e altro-
gratis) la riempirebbero proprio in questi giorni... Vince, invece, la
sacralità di Gaeta (altro che partiti&elezioni), vince il giorno
della memoria (altro che le accademiche opposizioni), vincono gli
incontri e gli abbracci per strada con i tanti "fratelli" calabresi,
pugliesi, siciliani, abruzzesi, molisani. Vince l'unione (vera) di oltre
20 gruppi, vincono gli applausi scroscianti e convinti ad un
convincente, chiaro e coraggioso nuovo amico (il filosofo Diego Fusaro,
"piemontese ma mediterraneo", sulla necessità di scrivere -e non
'riscrivere'- la 'storia dei vinti' "contro la logica e il potere dei
dominanti"), vincono le notizie preziose della prof.ssa Spadaro, le
idee, i progetti e la carica del solito grande Pino Aprile. Vincono i
resoconti e le prospettive degli oltre 30 interventi del "Parlamento
delle Due Sicilie", vince (finalmente) la “gara” aperta tra i comuni che
(ora) vogliono ospitare il monumento della memoria (dopo un anno di
burocrazia), vince (lasciatemelo dire) la fatica di Daniele, Alessandro,
Emilio, Salvatore e Gennaro (e mi scuso con quelli con i quali non ho
avuto neanche il tempo di scambiare qualche parola), vincono i tanti che
ci hanno ringraziato e continuano a farlo in queste ore, vincono i
nostri ragazzi e i nostri bambini (figli e nipotini), vincono i canti, i
suoni, i colori dei film e degli spettacoli e le ricerche dei "libri
dalle Due Sicilie", vincono le belle parole del Principe Carlo di
Borbone, vince l'inno di Paisiello della Real Cappella Napolitana,
vincono le testimonianze dei sindaci di Gaeta, Casalduni e Motta Santa
Lucia, vincono la storia di Gaeta e la magia dei suoi luoghi con le
visite guidate, le speranze dei ragazzi delle scuole di Secondigliano
(le vere eccellenze napoletane), vince il ricordo dei caduti di ieri e
di oggi in chiesa con i soldati di ieri e di oggi, vince quella bandiera
che torna a sventolare, fiera e felice, su quei bastioni verso Gaeta...
2019 (ci stiamo già lavorando)! Grazie a tutti. Ci ri-vediamo a Gaeta! Gennaro De Crescenzo
P.S. Nei prossimi giorni pubblicheremo gli interessanti resoconti degli interventi di Diego Fusaro, Pino Aprile e Mariolina Spadaro, quelli del "Parlamento delle Due Sicilie - Parlamento del Sud" e dell'assemblea dei soci e del Consiglio Direttivo dell'Associazione Neoborbonica con gli aggiornamenti sul "Monumento per la Memoria dei Meridionali Vittime dell'Unificazione Italiana" (il Comune di Gaeta si è dichiarato finalmente pronto ad accelerare -dopo un anno di burocrazia e con costi pari a zero per l'amministrazione ma tutti a nostro carico- la lunga pratica burocratica mentre il Comune di Casalduni, con il sindaco Pasquale Iacovella, presente alla maninfestazione, si è dichiarato disponibile ad accogliere nel suo comune i "mattoni della memoria"). Andiamo avanti...
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