NASCONO “I QUADERNI
PER LA VERITÀ STORICA. ALTRE FONTI ALTRE STORIE. Documenti, analisi,
integrazioni didattiche per lo studio del Regno delle Due Sicilie,
dell’unificazione italiana e della questione meridionale”. Sulla
piattaforma digitale ACADEMIA.EDU (un sito web per ricercatori dedicato alla condivisione delle pubblicazioni scientifiche con oltre 50 milioni di iscritti) è stato pubblicato il primo breve saggio a cura di Gennaro De Crescenzo. Il saggio (SCARICABILE GRATUITAMENTE) può essere utile per docenti e allievi a caccia di notizie o fonti diverse per lo studio della nostra storia e per quanti amano leggerla non accontentandosi più della versione “ufficiale” di fronte a temi sempre più attuali. Iniziamo con il 1799 a Napoli (“L’altro 1799: massacri, saccheggi e il giudizio -negativo- di Mazzini sulla Repubblica Napoletana”). Il 1799 fu un mito del successivo “risorgimento” ed è ancora alla base del distacco/disprezzo di una elite locale (spesso ancora nelle classi dirigenti, nelle università, negli istituti culturali finanziati con pubblico denaro o nei giornali…) nei confronti del popolo che dovrebbe rappresentare e difendere. Massacri, saccheggi e anche una fonte (stranamente) dimenticata: UN MANOSCRITTO DI MAZZINI conservato presso il Museo del Risorgimento di Roma (allegata una copia di qualche pagina ottenuta qualche giorno fa) con un giudizio netto e negativo della “repubblica napoletana” e dei giacobini giudicati “traditori” e nemici del vero Popolo, quello che Mazzini identificava non con la de Fonseca o la Sanfelice ma con quello che eroicamente difese Napoli, i Borbone e la religione cristiana e fu massacrato… "Où étaient les patriotes? Dov'erano i patrioti? Si erano eclissati, proprio loro, i cospiratori illuminati: intrattenevano un generale straniero. Gli dicevano: venite, Napoli è nelle nostre mani, si impegnavano a liberare le fortezze, ad aprirgli una strada nel cuore dello stato… Napoli non è stata da meno. il 21-22-23 gennaio, in queste tre giornate, il popolo fece prodigi, guadagnò, perse, riprese le sue posizioni battendosi corpo a corpo, il suo petto contro le baionette, la sua fronte intrepida contro la mitraglia”… Un OMAGGIO anche ai tanti caduti (oltre 8000 il 21-23 gennaio del 1799 di oltre due secoli fa) mentre il Comune di Napoli continua a ignorare la nostra richiesta di una lapide e di un ricordo. Ecco il link per scaricare il saggio.
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