Grande successo e grandi consensi a Telese Terme per la conferenza (3/5/17) di Ubaldo Sterlicchio sull'ordinamento giuridico nelle Due Sicilie a cura della Fondazione Geradino Romano. Altro che
leggi
"borboniche": partendo da questo assunto la conversazione (vivace e
documentata) ha incuriosito e appassionato i (tanti) presenti con la
promessa di rinnovare presto gli incontri sulle "altre storie"... Da
"Il quaderno,it", Nel 1861, a seguito dell'unificazione
politico-territoriale della Penisola, l'intera struttura statale
italiana fu modellata su quella piemontese, così l'Ordinamento Giuridico
napoletano fu azzerato. Nel leggere la storia senza preconcetti, ci si
accorge che il Regno borbonico fu caratterizzato, oltre che da ricchezza
culturale e artistica, anche da benessere materiale, sociale,
commerciale, agricolo ed industriale. Dopo un secolo e mezzo
dall'annessione del Meridione d'Italia al Piemonte, grazie all’opera di
menti libere ed intellettualmente oneste, la memoria delle verità
nascoste sta riaffiorando ed è possibile affermare, con cognizione di
causa, con riscontri inoppugnabili e con documenti di archivio alla
mano, che le leggi napoletane erano di straordinaria qualità. Tanto è
vero che, nel 1852, l'imperatore francese Napoleone III inviò a Napoli
una speciale commissione di giuristi e di alti funzionari, perché
studiassero proprio la bontà di quelle leggi.
Nel
1902, lo storico inglese Bolton King sostenne che «nessuno Stato in
Italia poteva vantare istituzioni così progredite come quelle del Regno
delle Due Sicilie». Pochi anni fa, il compianto professor Giuseppe
Cicala affermò che «per far funzionare il Sud, basterebbe far funzionare
bene ciò che ci hanno lasciato i Borbone: leggi e regolamenti
compresi».
Ubaldo
Sterlicchio è nato a Bitonto (Bari). Ha studiato allUniversità di
Modena-Reggio Emilia, laureandosi in Giurisprudenza con indirizzo
penalistico. Ha svolto la professione di Funzionario della Polizia di
Stato e di Comandante provinciale della Polizia Stradale. Ha insegnato
in Scuole di Polizia. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni. È
delegato, per la provincia di Benevento, dell'Associazione Culturale
Neoborbonica ed è membro del Comitato Studi Storici Meridionali della
stessa Associazione civico-culturale. Appassionato di storia del
Meridione dItalia, pubblica periodicamente i propri articoli storici
sulla Rivista mensile L'Altra voce (edita in Solopaca - Benevento).
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