CENERENTOLA È NAPOLETANA E "SU QUESTE SCALE HA PERSO LA SUA SCARPETTA". LETTERA APERTA ALLA DIRETTRICE DEL PALAZZO REALE DI NAPOLI. Gentile direttrice, da anni, nelle mie
pubblicazioni e nei
convegni ai quali partecipo, divulgo con grandi consensi un messaggio
sulla base degli studi di uno dei più grandi esperti di letteratura
napoletana e barocca (il prof. Michele Rak) di cui mi onoro di essere
stato allievo: la versione occidentale conosciuta in tutto il mondo
della favola di Cenerentola fu scritta nel Seicento e in una
meravigliosa lingua napoletana da Giambattista Basile (Lo cunto de li
cunti, La gatta cenerentola, Prima Giornata, Sesto Trattenimento,
1634-1636). Solo successivamente fu ripresa da Perrault, dai Grimm, da
Rossini e dalla stessa Disney. Quando Basile, allora, immaginò quella
ragazza e quella scarpetta perduta in quella magica notte di tanto tempo
fa, da frequentatore della corte vicereale, pensava, probabilmente,
allo scalone del Palazzo Reale di Napoli, del suo e del nostro Palazzo
Reale. Eppure, da circa 4 secoli, nessuno, sotto quelle scale (più o
meno le stesse di oggi), nessuno ha mai collocato una piccola targa con
una piccola ma importante didascalia: "Su queste scale Cenerentola ha
perso la sua scarpetta". Quella targhetta potrebbe essere ancora
preziosa magari per una ulteriore valorizzazione di uno dei siti più
importanti di Napoli e magari anche per il futuro dei nostri ragazzi
alla ricerca di radici e orgoglio. Ci
ritenga a Sua (gratuita) disposizione per ulteriori approfondimenti e
per l'organizzazione di un eventuale evento legato al tema (FONTE: G. De
Crescenzo, Napoli. Storia di una città, Napoli, 2007) Napoli, 7 maggio 2017 Prof. Gennaro De Crescenzo
AGGIORNAMENTO Migliaia le adesioni al nostro "progetto" sui social e fuori dai social... e intanto
IL NOSTRO PROGETTO SU CENERENTOLA E IL PALAZZO REALE DI NAPOLI, STORIA, LETTERATURA, RADICI E ORGOGLIO SU TELENORBA venerdì 12 maggio dalle ore 16.15 (Digitale, Sky e diretta streaming) con Michele Cucuzza. PINO APRILE e il prof. MICHELE RAK (Università di Napoli, Palermo e Siena), uno dei più grandi esperti della letteratura napoletana e della cultura barocca. “Saperrite donca che era na vota no prencepe vidolo, lo quale aveva na figliola accossì cara che no vedeva ped autro uocchio… Pazzo è chi contrasta co le stelle”.
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