MONTE PASCHI E BANCO DI NAPOLI: QUANDO GARIBALDI NON PAGAVA LE TASSE E NON RESTITUIVA I PRESTITI:.. |
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"Signor Esattore mi trovo nell’impossibilità di pagare le tasse". Firmato Giuseppe
Garibaldi. Era il 1875 e
sono le parole di una lettera indirizzata al Monte Paschi di Siena, sì,
la banca che sarà salvata dallo Stato con i nostri soldi con
decine di miliardi di euro per debiti contratti con i soliti potenti. Da
Garibaldi in poi, sì, lo stesso Garibaldi che garantì per il figlio
Menotti al Banco di Napoli un prestito mai restituito di 200.000 lire
(diverse centinaia di migliaia di euro attuali) alla fine “regalate” dal
governo italiano all’illustre (e recidivo) debitore (Archivio del Banco
di Napoli, carteggio tra il 1874 e il 1883). Nulla cambia: i soliti
privilegi (per massoni e non), i falsi eroi che restano tali (anche con i
debiti), i soliti danneggiati… [foto-Erminio De Biase, Archivio del
Banco di Napoli] |