PRESENTAZIONE A NAPOLI il 4 MAGGIO, ore 18.00, Agorà, Galleria Umberto (via
Santa Brigida) con, tra
gli altri, Eugenio Bennato e Isaia Sales. E' stato pubblicato il nuovo
libro di Pino Aprile, "Carnefici". E' "il" libro di Pino Aprile e, per
tanti, tantissimi, sarà "il" libro. Un libro appassionato e documentato come nello stile
dell'autore del best
seller "Terroni" che fa luce su tante verità ancora nascoste e negate
della storia della nostra terra e della nostra gente, con tanti spunti
sconcertanti e drammatici ma necessari per ritrovare un'identità ed un
riscatto attesi da troppo tempo. Allegate le chiarissime ed efficaci
note della casa editrice. Appuntamento in libreria e alle presentazioni
già numerose in agenda e delle quali vi terremo informati.
"CARNEFICI" "Fu genocidio. Centinaia di migliaia di italiani del Sud uccisi, incarcerati, deportati, torturati, derubati. ECCO LE PROVE" «Io
so. So tutti i nomi e so tutti i fatti di cui si sono resi colpevoli.
Io so. Ma non ho le prove». È il cuore di un celeberrimo atto d’accusa
di Pier Paolo Pasolini pubblicato sul Corriere della Sera. Anche Pino
Aprile sa. Sa tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud
diventassero “meridionali”. Lo ha appreso con stupore e sgomento, e lo
ha raccontato in un libro spartiacque, Terroni, che ha aperto una
breccia irreparabile sulla facciata del trionfalismo nazionalistico. Se
mancavano ancora prove, ora le ha trovate tutte, al termine di
un’incalzante e drammatica ricerca durata cinque anni. E sono le prove
di un genocidio. Perché è questo l’ordine di grandezza che emerge
dall’incrocio dei risultati dei censimenti disposti dai Savoia (nel 1861
e nel 1871) e dei dati delle anagrafi borboniche: un genocidio.
Centinaia di migliaia di persone scomparse è la cifra della strage di
italiani del Sud compiuta per unificare l’Italia. Si scopre, così, di
come venivano rasi al suolo paesi interi, saccheggiate le case, bruciati
vivi i superstiti. Si apprende come avvenivano i rastrellamenti degli
abitanti di interi villaggi, e li si sottoponeva a marce forzate di
decine di chilometri, e a torture. Ci si imbatte in fucilazioni a
tappeto di centinaia di persone. L’Italia “liberata” è stata nella
realtà dei fatti un immenso Arcipelago Gulag, di cui ora si può
ricostruire la mappa e l’organizzazione: deportazioni, campi di
concentramento, epidemie. Sono atrocità degne della ferocia dell’Isis.
Per molto meno, sono stati processati e condannati ufficiali e gerarchi
nazisti. Ma in Italia, invece, agli autori di quei crimini di guerra
sono andate medaglie, promozioni e, talvolta, piazze e strade dedicate
in quegli stessi paesi che insanguinarono. Monumenti ai carnefici. Con
pagine di rara potenza, appassionate e documentate, forte di reperti e
fonti che per troppo tempo sono stati celati, Pino Aprile svela il vero
volto di molti dei presunti eroi della storia Patria, ed evidenzia le
ripercussioni di questa tragedia negata e cancellata. È questa la sua
opera fondamentale, la più sconvolgente e ambiziosa. Quella dopo la
quale davvero non si potrà più dire: io non sapevo.
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