Dramma-Sud: danni e anche beffe storiche... |
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Dopo la pubblicazione dell'ultimo rapporto-Svimez sulle condizioni sempre più drammatiche di un Sud destinato a morire senza alcun intervento di politici&intellettuali locali e nazionali (previsti, tra l'altro, oltre 4 milioni di meridionali in meno nei prossimi 50 anni...), anche qualche beffa storica... L'Ansa pubblica un comunicato sbagliando i riferimenti storici e tutti i giornali nazionali riprendono il comunicato senza alcuna modifica... Nota inviata all'Ansa con richiesta di rettifica di falso storico. Gentile direttore, nell'articolo si fa riferimento al drammatico dato relativo al numero dei morti che al Sud ha superato quello dei nati nel 2013 con due soli precedenti: il 1918 e il 1867. Mentre per la prima data si può ipotizzare giustamente che si tratti di dati riferibili alla prima guerra nella quale moltissimi
meridionali (più dei settentrionali) persero la vita (oltre che alla
tragica epidemia di "spagnola"), non ha alcuna attendibilità la notizia
relativa al 1867 da voi riportata e secondo la quale quei dati sono
riferibili alla Terza Guerra di Indipendenza. La Terza Guerra di
Indipendenza provocò in tutto qualche centinaio di morti... I morti
meridionali del 1867 sono senz'altro riferibili alla cosiddetta "guerra
del brigantaggio" che, come dimostrano studi sempre più documentati e
diffusi soprattutto nei nostri archivi, causò centinaia di migliaia di
vittime tra tutti coloro (altro che semplici "briganti") scesero in
guerra contro le truppe piemontesi e contro quella che ritenevano
un'invasione straniera. Il Sud ha bisogno di provvedimenti più che
urgenti per salvarsi e ha bisogno anche di ritrovare verità storica e
rispetto per la propria memoria storica. Cordiali saluti. Prof. Gennaro
De Crescenzo FOTO ANSA.IT
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