"San Gennaro Day", festa di amore e di orgoglio per Napoli |
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Gianni Simioli è diventato un punto di riferimento importante per Napoli: la sua trasmissione quotidiana mattutina, "La Radiazza", su Radio Marte, storica emittente da sempre impegnata nella promozione di una radio veramente originale e di qualità, catalizza tutta la rabbia e anche tutto l’amore e tutto l’orgoglio che gira per Napoli e su Napoli, il tutto condito da ironia, da scelte musicali che alternano classici napoletani alle avanguardie nostrane e da una grande professionalità. In sintesi: se Simioli non fosse stato Napoletano e soprattutto non fosse stato così profondamente legato alla nostra città, oggi camminerebbe molti metri avanti ai soliti noti delle solite tv/radio nazionali… Erano questi gli elementi anche al centro di un nuovo progetto (quest’anno la seconda edizione) di Simioli, il “San Gennaro Day”. Dopo un
lunghissimo e
interminabile applauso che ha salutato la presenza dei genitori di Ciro
Esposito sul sagrato del Duomo, infatti, si è svolta una serata che ha
coinvolto centinaia di persone e che sta risvegliando, dopo molti anni,
una festa purtroppo da tempo dimenticata. Dal Cardinale Crescenzio Sepe
al prof. Aldo Masullo, dai Manetti Bros a Giampaolo Morelli con Franco
Ricciardi e Ciccio Merolla (tutti protagonisti dell’ottimo “Song ‘e
Napule”), da Ilenia Lazzarin (orgogliosa lombarda-napoletana premiata da
Angelo Forgione) a Lina Sastri con il bel progetto dell’Orchestra con i
bambini dei Quartieri Spagnoli, da Mastelloni a Gigi D’Alessio passando
per un bel capitolo “identitario” con Paolo Caiazzo (che ha ricordato
anche i primati del Regno nel suo inconfondibile stile) e Federico
Salvatore (premiato da Gennaro De Crescenzo) ovviamente con la sua “Se
fossi San Gennaro”, uno dei suoi tanti pezzi che uniscono la
trimillenaria ironia napoletana alla verità storica e alla denuncia, con
il coraggio, le difficoltà e l’amore che i Napoletani veri provano
verso questa nostra città… Senza dubbi, una bella serata. Una serata
importante che va ben oltre una festa e ben oltre una radio. La strada
che unisce consapevolezza (del passato e del presente), rabbia, amore e
orgoglio (dai Borbone a…Ciro) è l’unica strada possibile per il riscatto
dell’antica capitale del Regno delle Due Sicilie. G.D.C.
Nelle
foto del Blog di Angelo Forgione alcuni momenti delle premiazioni con
Federico Salvatore, Gianni Simioli, Ilenia Lazzarin, Angelo Forgione e
Gennaro De Crescenzo
La folla al Duomo nella foto di Antonio Navatta
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