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Dispaccio sulla situazione del Regno e sul reclutamento di volontari, del 1796

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REAL DISPACCIO

Sulle notizie recentemente pervenute che gl'inimici dell'Italia possano proseguire ad avanzarvi per invaderla, devastandola con esigere imposizioni tanto degli Stati in pace, quando da quelli in guerra, siccome gi? in pi? luoghi lo hanno eseguito; ha il Re continuato a dare le pi? vigorose, ed efficaci disposizioni, onde spedire un esercito di Truppa regolata, al numero di circa trentamila uomini, verso le frontiere di questo Regno di Napoli, per provvedere alla difesa de' suoi Reali Dominj, e tenergli illesi da quei disastri, che dalle ostili irruzioni si vogliono produrre, da che gli ? sommamente a cuore la conservazione della nostra Santa Cattolica Religione, e le vite, e propriet? de' suoi amatissimi Sudditi; oggetti, che farebbero il principale scopo della minacciata rovina; e nello stesso tempo non ha tralasciato di disporre l'occorrente per procurare la quiete ai detti suoi amatissimi Sudditi. Ma siccome per ottenere il desiderato intento o di respingere, e di distruggere le arme nemiche, o di stabilire una decorosa, e durevole pace ? necessario il preparare una straordinaria forza armata, aggiungendo alle Truppe regolate un formidabile Corpo di Milizie sciolte, in numero almeno di quarantamila Combattenti, e mettendo in armi tutte le provincie del regno: cos? sua Maest?, dopo maturo consiglio, ? venuta a prendere le seguenti Sovrane risoluzioni.

I. I Presidi Provinciali, e ?l Commissario della Campagna, co' Comandanti di Milizie delle rispettive Provincie di questo regno di Napoli, rinnovino immantinente le disposizioni di tener pronta tutta la gente atta alle arme, allistata fin dal 1792. in virt? del Real Dispaccio de' 20. Novembre di quell'anno, e de' successivi Reali Ordini, per farsene uso secondo il bisogno lo richieder?.

II. Contemporaneamente si spedisca nelle Provincie un competente numero di Uffiziali, i quali, ajutati dai Presidi, dal Commissario della Campagna, da' Comandanti di Milizie, dai principali Baroni, che faranno a ci? particolarmente invitati, e da Cavalieri, e Gentiluomini, radunino colla massima sollecitudine dalla gente atta alle arme una quantit? di volontari difensori della Religione, del Trono, e della Patria; da condursi questi di buona voglia ne' luoghi, che si designeranno, alla volta delle frontiere del Regno, e da formarsi in Compagnie, e Battaglioni, denominati Corpi Volontarj.

III. Gl'individui di tali Corpi Volontarj faranno uso del proprio vestito; si provvederanno da loro di fucile, e di arme bianche adattate a servizio, colla corrispondente cartocciera; e riceveranno di Real conto la munizione di polvere, e palle, e la paga di venticinque grana il giorno per ciascuno, della quali, tredici saranno a titolo di pr? ordinario, pane, quinto di pr? in Campagna, e rate di vestiario, ed armamento, e dodici per lasciarsi a loro arbitrio in sostentamento delle proprie famiglie. Quel volontario, che condurr? seco il proprio Cavallo, co' finimenti, avr? anche di Real conto una razione diaria di foraggio. E la paga, e la razione di foraggio s'incominceranno a godere dal giorno, in cui i Volontarj saranno pervenuti nel luogo fissato dagli Uffiziali suddetti pel radunamento, finch? durer? il brieve tempo del di loro straordinario servizio.

IV. Tutti i Volontarj, e Soldati dell'Esercito destinato in Campagna godranno della esenzione de' pesi fiscale, in unione delle proprie famiglie con cui vivono, dal momento presente fintantoch? essi serviranno in detta Campagna: e quelli de' mentovati Volontarj, e Soldati, che ne' combattimenti dimostrassero il loro valore contro l'inimico, ritornando alla Patria saranno esenti per dieci anni dal pagamenti de' detti pesi fiscali, insieme colle loro famiglie, con cui convivono.

V. I Baroni, Cavalieri, e Gentiluomini del Regno, che con intelligenza degli Uffiziali destinati al radunamento de' corpi Volontarj unissero i detti bravi difensori, e li conducessero ne' luoghi fissati verranno decorati di graduazioni Militari, a proporzione del rispettivo Merito, che contraggono: ma se tali Baroni, Cavalieri, e Gentiluomini fossero gi? insigniti di gradi Militari, avranno un grao in pi?, o altra ricompensa, a misura del servizio renduto. Quei Baroni, Cavalieri, o Gentiluomini poi, che non essendo nel caso di servire nell'attuale circostanza formassero colla loro opera, e spedissero Compagnie di Volontarj, saranno da S. M. rimunerati con premj analoghi alla loro situazione, se fossero essi paesani: la se si trovassero graduati nell'Esercito, potranno ottenere altre graduazioni Militari e (...) di altro genere, secondo il contratto (...).

VI. I Vescovi, ed Ordinarj, (...) per mezzo de' Parrochi, Missionari predicatori (...) ad altri soggetti probi, ed autorevoli, mettendo in veduta, ai Popoli il pericolo, che per le nemiche irruzioni soprasterebbe alla Religione, al Real Trono, alle vite, e sostanze de' Cittadini di ogni classe, ed alla intiera societ?, eccitino in essi un vero, e fervente zelo per farli concorrere di buon grado con tutte le forze alla difesa della Religione, e del Regno, e della Real Corona, ed a secondare le Paterne benefiche intenzioni di S. M., indicate di sopra, ed enunciate in una Lettera distesa co' Sacri Reali Caratteri, e diretta alle amatissime Popolazioni de' suoi Reali Domini: essendo per altro ben persuasa la M. S. che la costante fedelt?, e bravure di esse, e'l loro verace zelo, ed amore per lo mantenimento della Cattolica Religione nella sua purit? (delle quali cose ne fanno chiarissimo testimonio le antiche, e recenti memorie con immortale onore del nome italiano) siano il pi? valido, e sicuro sostegno della Monarchia, e renderanno totalmente inutile qualunque sforzo delle armi nemiche.

Delle sopradescritte sovrane risoluzioni, e dichiarazioni e Real volont? che se ne predicano i corrispondenti Dispacci in istampa per Corrieri espressi ai Presidi, ed al Commissario della Campagna; i quali debbano disporre l'immediata esecuzione di loro parte; mandare anche con Corrieri espressi gli esemplari di tali dispacci, ai Vescovi, ed ordinari dei luoghi, ai Comandanti di Milizie, e a chi altro convenga; e farne la rimanente formale pubblicazione per le Provincie, con darne quindi a S. M. il dovuto riscontro; mentre con separati Reali Ordini saranno nominati da questa Real Segreteria di Stato, e Guerra gli Uffiziali, ed individui addetti al radunamento de' Corpi Volontarj.

La detta Real Segreteria, nel Real Nome, inculca il pronto, ed esatto adempimento di tuttoci? ai mentovati Presidi, Commissario di Campagna, Comandante di Milizie, ed Uffiziali, all'interino Comandante delle Armi del Regno, ed a chiunque altro, a cui appartenga. Napoli 17. Maggio 1796.

GIOVAMBATTISTA MANUEL, E ARRIOLA.

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