Elezioni
2011?
Il
Movimento Neoborbonico e la XIII Commissione Sedili di Napoli (del "Parlamento
delle Due Sicilie" ) hanno aderito all'agenda di Lettera Napoletana
(aprile 2011) con alcune proposte relative allo sviluppo culturale ed economico
della città di Napoli e con una necessaria premessa:
-
anche per le elezioni amministrative 2011 ed in particolare per quelle relative
alla nostra ex capitale, i Neoborbonici
non hanno propri candidati all’interno delle liste presentate;
- i
candidati a sindaco non sembrano rispondere a quelle esigenze necessarie per un
reale, concreto e atteso riscatto delle nostre città; sono il frutto di scelte
compiute “dall’alto” e dall’esterno senza un reale radicamento sul territorio;
rappresentano quegli stessi partiti che (a destra come a sinistra, maggioranza
o opposizione) hanno ridotto Napoli come la vediamo oggi...
- le
liste in qualche modo legate al Sud (spesso unicamente nel logo e spesso
imbottite di figli o nipoti o “amici e amiche” di ex politici di tutto l’arco
costituzionale) non hanno un progetto
reale e credibile per il riscatto della nostra antica Patria.
Da
un lato le drammatiche e urgenti necessità del Sud, dall’altro, però, i limiti
culturali, di risorse umane e materiali di tutti coloro che (in buona o in
cattiva fede) vorrebbero intervenire elettoralmente subito senza averne le
possibilità, come purtroppo dimostreranno anche i prossimi risultai elettorali.
Per
questi motivi il Movimento Neoborbonico
e il “Parlamento delle Due Sicilie” ritengono necessario continuare a lavorare
alla formazione delle future classi dirigenti così come stanno facendo dal
1993 con un procedere ed un successo incalzante (obiettivo “politico” vero e
prioritario), continuando le proprie attività culturali e quelle
civico-politiche fondamentali del proprio “Parlamento”, senza escludere la
possibilità di organizzare un proprio partito nei prossimi anni o di
collaborare alla realizzazione di progetti e iniziative comuni e con un unico e
chiaro scopo: il vero riscatto dell’ex
Regno delle Due Sicilie.
Queste,
allora, di seguito, le proposte per Napoli che ad oggi non hanno avuto né
partiti e né candidati seriamente disponibili ad accoglierle.
1) Priorità assoluta nell’uso delle risorse per la valorizzazione
delle istituzioni culturali che racchiudono la grande storia di Napoli.
Riapertura del Museo Civico Filangieri, chiuso dal 1994, valorizzazione delle
risorse documentali dell’ Archivio di Stato, terzo al mondo per importanza,
della Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella, che custodisce
migliaia di inediti della grande tradizione musicale del ‘700 e dell’ 800
napoletano, apertura di tutte le sale del Museo di San Martino.
2) Impegno del Comune per una presenza di rilievo della cultura napoletana
al Forum mondiale delle culture 2013, che si terrà nella nostra
città.
3) Impegno per la
rinascita di un’ Orchestra Stabile, in sinergia con sponsor privati e con
altri enti locali, aperta alle audizioni per gli studenti del Conservatorio,
uno dei più grandi d’ Italia.
Valorizzazione
della Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella, che accoglie
migliaia di manoscritti musicali inediti del ‘600 e del ‘700 napoletano. Impegno
per la creazione di un grande Auditorium per la musica.
4) Creazione di un Museo multimediale della
Canzone Napoletana, della Storia di Napoli e dell’Emigrazione.
5) Promozione
dello studio della lingua napoletana con l’obbiettivo di creare, in
sinergia con la Regione, un’ Accademia della Lingua Napoletana. Istituzione di
un Premio di letteratura e poesia in lingua napoletana promosso dal Comune di
Napoli da intitolare a Giambattista Basile. Istituzione di una sezione per la
letteratura in lingua napoletana all’ interno del Premio Napoli.
6) Valorizzazione
delle produzioni artigianali e delle produzioni artistiche della città.
Creazione di una scuola di arte presepiale. Creazione di uno spazio web
dedicato sul sito del Comune di Napoli. Promozione all’estero dell’arte
presepiale. Incubatori di impresa per lo sviluppo delle botteghe artigiane.
Organizzazione di una grande mostra dell’arte presepiale napoletana nel mese di
dicembre nelle piazze del centro della città. Battaglia per il riconoscimento in sede Ue dello storico marchio Ceramiche
di Capodimonte con la creazione di
un gruppo di lavoro permanente del Comune di Napoli.
7) Riconoscimento per le botteghe storiche
della città. Lotta all’ambulantato abusivo ed ai venditori di merce
contraffatta che occupano le strade panoramiche e del centro; applicazione di
misure di controllo su merce contraffatta e ambulanti; creazione di mercatini
multietnici per i prodotti legalmente importati; incremento dei turni di
spazzamento, svuotamento dei cestini e passaggio automezzi spazzastrade nelle
arterie di maggiore interesse turistico e commerciale
8) Piano
di conservazione e pulizia dei monumenti della città, con sistema di
videosorveglianza. Ripulitura dai graffiti dei monumenti. Ordinanza del Comune
sul divieto di vendita ai minori di bombolette-spray. Creazione di squadre
anti-graffitari della Polizia municipale. Costituzione in giudizio del Comune
di Napoli nei confronti dei responsabili di imbrattamenti e danneggiamento di
monumenti cittadini sull’ esempio di quanto avviene in altre metropoli.
Rilancio dell’ iniziativa ‘’adotta un monumento’’ e ‘’adotta un aiuola’’
con concessioni pubblicitari e sgravi fiscali per chi vi aderisce.
9) Piano di recupero e
riapertura delle chiese della città, in
accordo con la Curia Arcivescovile. L’obbiettivo del piano è la riapertura al
culto del maggior numero possibile delle Chiese di Napoli, circa 300. Per gli
edifici sconsacrati e già con diversa destinazione d’uso di proprietà del
Comune, previo intesa con la Curia Arcivescovile, si assicuri la
valorizzazione culturale e artistica dell’edificio
10) Inserimento
nella toponomastica cittadina dei nomi e dei luoghi della memoria
storica napoletana. Intitolazione di piazze e strade ai Re delle Due Sicilie ,
e memoria degli avvenimenti della storia di Napoli capitale.
11) Rilancio
delle grandi feste religiose e popolari della città, a partire dalla
Piedigrotta e delle altre ricorrenze legate alla devozione religiosa di Napoli
(Festa di San Gennaro e giorni del miracoli e degli altri avvenimenti della
vita del Santo Patrono, Festa di Sant’ Antonio, Festa di Santa Patrizia).
12) Pubblicità
gratuita negli spazi comunali di prodotti (in ordine) napoletani, campani e
meridionali.
13) Defiscalizzazione
delle imprese (in ordine) napoletane, campane e meridionali.
14) Precedenza sulle assunzioni ai residenti.
15) Realizzazione di una zona franca defiscalizzata e
smonopolizzata.
|