Il 18 aprile mattina il TG 1 Storia della Rai ha trasmesso un’importante
intervista al principe Carlo di Borbone che, con serenità e fermezza, ha
smontato i luoghi comuni contro i suoi antenati che sono poi quelli da cui si alimentano
le offese nei confronti di tutti i meridionali. Il servizio è assai positivo, quello che
invece è detestabile è il breve commento dei presentatori. I giornalisti Roberto Olla (sardo) e Franco
Di Mare (napoletano!) hanno ironicamente sminuito i dati storici citati dall’ultimo
dei Borbone ricadendo in quei giudizi infondati, obsoleti e ormai intollerabili
sulla nostra storia. (V.G.)
Segue una lettera di G. De Crescenzo di commento ai giornalisti di cui sopra.
Cliccare il seguente link per
vedere il filmato:
link di riferimento:
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/rubriche/ContentItem-55a3a9ef-1592-4b9e-9397-346cc6b79837.html
Lettera alla Rai
Alla
c. a. del dr. Olla
Gentilissimo
dr. Olla, prima di tutto grazie per lo spazio che ha concesso nelle ultime
settimane alla storia
non
"ufficiale". Le invio, solo alcune osservazioni relative ai commenti
suoi (e di Di Mare) seguiti alle dichiarazioni di Carlo di
Borbone.
I 443
milioni di lire (su 668 complessivi italiani) erano i depositi di tutti i
banchi messi insieme (dai privati cittadini ai commercianti, dagli oltre
cinquemila proprietari di fabbriche fino al re): altro che "dobloni di zio
Paperone fermi lì" e bloccati come se fossero sati messi sotto la
classica "mattonella".
E
(solo per fare qualche esempio) la prima flotta mercantile d’Italia (tra le
prime in Europa, in testa, fra l’altro per traffici nel Mediterraneo e per
esportazioni negli USA: cfr. fondo Ministero Finanze, Archivio di Stato di
Napoli)? E le 4587 miglia di strade costruite negli ultimi 20 anni di
regno? E la quantità di bonifiche effettuate tra il 1830 e il
1855 superiore a quella realizzata in tutto il Novecento dal governo
unitario? E il PIL o il livello di industrializzazione pari o
superiore al resto d'Italia (CNR 2007 o Quaderni di Bankitalia 2010)? Chi le
scrive è uno degli artefici del Movimento Neoborbonico, nato e cresciuto circa
18 anni fa unicamente per divulgare ricerche archivistiche e animare dibattiti
sempre difficili quando si parla ancora oggi di Sud e di
Risorgimento... Nessuna “lega del Sud” e nessun partito
monarchico, ma solo l’esigenza di ritrovare la verità storica e di liberarsi
di una retorica che da 150 anni (con l'eccezione di pochi Olla,
purtroppo) non è stata in grado di costruire alcuna identità nazionale. E
con un obiettivo: formare classi dirigenti non più subalterne
ma consapevoli, fiere e in grado di rappresentare i “terroni” di
domani.
P.S.
Se l'ultimo discendente dei Borbone "non se la passa male" è
solo per il lavoro suo e di sua moglie: i Borbone non hanno mai più ottenuto
neanche i loro averi privati dallo stato italiano e per decenni hanno condotto
una vita dignitosissima e riservata in giro per il mondo: da Francesco II in
poi, i primi dei tanti emigranti meridionali partiti solo all'indomani
dell'unificazione italiana.
Cordiali
saluti
Prof.
Gennaro De Crescenzo, Napoli, via Stadera 86, 80143, 392 2160964, gdecrescenzo@hotmail.com
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