Punire penalmente anche i negazionisti del massacro dei
“briganti” meridionali: petizione alle Camere
In questi giorni, in
occasione del Giorno della Memoria, si discute giustamente della necessità di
ricordare le vittime dello sterminio ebraico e anche della possibilità di
punire penalmente coloro che negano la Shoah. segue il resto del comunicato stampa del 27-1-11
Nell’anno delle celebrazioni
dei 150 anni dell’Italia unita e in considerazione degli studi sempre più
documentati e diffusi in merito al massacro subito durante l’unificazione dalle
popolazioni meridionali ad opera dell’esercito piemontese, il Movimento
Neoborbonico ha inviato una petizione alle Camere per valutare la possibilità
di punire penalmente anche coloro che negano il massacro delle popolazioni
meridionali post-unitario.
Alla petizione è stato
allegato un dossier su quella che, in oltre dieci anni (1860-1870), fu una vera
e propria guerra con dimensioni (centinaia di migliaia di vittime) e danni
(distruzioni di paesi, case, aziende) mai conosciuti prima in Italia. Nel
dossier sono stati allegati i seguenti documenti: testi delle interrogazioni
parlamentari di deputati italiani e stranieri che illustrano la situazione;
copie di documenti conservati presso l’Archivio dello Stato Maggiore
dell’Esercito Italiano e presso i fondi “Brigantaggio” degli Archivi di Stato e
del Sud Italia.
Dopo 150 anni sarebbe
doveroso evitare celebrazioni e festeggiamenti retorici e inutili e ricostruire
la verità storica nell’ottica della vera costruzione di una identità nazionale.
Ufficio stampa
|