SE NE VA UN UOMO DELLA TRADIZIONE |
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Prematuramente è scomparso per un male incurabile Ernesto Cacialli, uno dei maghi della piazza napoletana, che per molti anni ha deliziato il palato di quelli che avevano la fortuna di incontrare il suo locale presso Spaccanapoli. Lì per tanto tempo hanno concluso le loro riunioni i Neoborbonici, lì è passato il presidente Clinton accettando la degustazione al di là del protocollo, lì ha ricevuto omaggio Carlo di Borbone in visita a S. Gregorio Armeno, lì è rimasto un vuoto che i Napoletani debbono coprire con la fantasia, l’onestà e la serietà che lo contraddistinguevano. Seguono foto della sua partecipazione del 2004 alla stesura della piazza più grande del mondo e un suo ricordo da Il Nuovo Sud. Se n’è andato don Ernesto Cacialli, storico pizzaiolo napoletano: quando accusano la nostra città e il Sud di non avere una classe imprenditoriale bisognerebbe fargli leggere la storia di Ernesto Cacialli. Dalla pizzeria Di Matteo a quella del Presidente, sempre in via Tribunali, sempre nel cuore del centro antico, ha fatto nascere e crescere delle vere e proprie “fabbriche”, con amore, passione e rigore: gli stessi elementi, come ci raccontarono, che lo spingevano a buttare via frittatine e pizzette anche se mancavano solo pochi grammi del “protocollo” secolare e ampiamente sperimentato. Ci piace ricordarlo dietro il suo bancone e sempre pronto ad entusiasmarsi per nuovi progetti o iniziative che lo portavano ogni tanto in giro per il mondo. Ci piace ricordarlo per l’abbraccio a Clinton e anche per quello a Carlo di Borbone, l’erede di quel trono di un Regno, quello delle Due Sicilie, di cui don Ernesto era amante e degnissimo rappresentante. Ai suoi ragazzi, ora, l’abbraccio de Il Nuovo Sud e dei Neoborbonici e il compito, difficilissimo ma obbligatorio, di continuare la sua grande tradizione. |