A Melfi (PZ), città liberata dal grande Crocco nell'aprile 1861, grande successo delle manifestazioni dedicate alle Brigantesse. Assieme ai Briganti esse furono quelli che salvarono la dignità del popolo napoletano quando la Massoneria decise di cancellare il Regno delle Due Sicilie. Il clou dell'evento è stato il convegno di studi di sabato 3, con relatore Vincenzo Gulì, e il corteo storico di domenica 4, guidato da Alessandro Romano.
L'incontro culturale è avvenuto nel bellissimo salone degli stemmi dell'Episcopio avanti a un pubblico straripante, competente e incline a riscoprire le maraviglie nascoste del passato. Presente l'intera dirigenza del Movimento e i delegati delle zone limitrofe per una serata veramente indimenticabile. Dal convegno è emersa nitidamente la caratteristica del brigantaggio duosiciliano, sia maschile che femminile, che meriterebbe statue in tutte le piazze del Mezzogiorno. Nonostante l'asfissiante e stantia retorica risorgimentale riproposta da Giorgio Napolitano proprio in queste zone e in queste ore, ormai la gente sta con i briganti... Nella Galleria vi sono diverse foto dell'evento con una particolare che riguarda l'omaggio fatto dai figuranti al palazzo Aquilecchia. Nel 1860 don Luigi Aquilecchia mise faccia e patrimonio a disposizione del legittimo Re Francesco II e quindi del brigantaggio rappresentato magnificamente da Carmine Dontaelli, il grande Crocco. L'appuntamento è stato dato da Luigi Branchini, perfetto e instancabile organizzatore melfitano, al prossimo anno per rinsaldare l'azione culturale in atto, importantissima in vista dei 150 anni dall'invasione. |