VIVA I CARABINIERI ITALIANI E ABBASSO QUELLI SABAUDI! E' stato ieri 6 maggio celebrato 195° anniversario della fondazione dei Carabinieri. Come detto qualche giorno fa per l'analogo caso della Polizia di Stato, i festeggiamenti che hanno riempito i mass media (con ridondanza di divise dell'epoca) devono far riflettere su un fatto importante e inquietante. Andando 195 anni addietro arriviamo al 1814, quando la nazione italiana ancora non esisteva. Stiamo allora facendo omaggio ai carabinieri piemontesi-sabaudi nati appunto nel 1814 nel Regno di Sardegna. Ci associamo alle lodi all'arma dei carabinieri purchè siano quelli nati con la nazione italiana. Chi conosce la storia del Sud sa bene chi invece essi sono stati per i nostri antenati: fucilati, scannati, stuprati, rapinati, bruciati vivi e dispersi dalle orde dell'esercito piemontese dopo il 1861 con in testa proprio i carabineri reali di V. Emanuele II. riportiamo quanto pubblicato per la Polizia che, mutatis mutandis, calza a pennello anche per i Carabinieri Nel settentrione esisteva, purtroppo, un piccolo e insignificante, dal punto di vista culturale e economico, stato sotto la dinastia Savoia. Si festeggia allora la istituzione della polizia nel Regno di Sardegna sotto la repubblica italiana nata con la cacciata dei Savoia nel dopoguerra. Quanti poliziotti e cittadini che aborrono la monarchia dei Savoia faranno caso che l’Italia è nata solo nel 1861? Essi, in buona fede, celebreranno di fatto la polizia piemontese-sabauda con grande giubilo dei nostalgici di V. Emanuele II e dei suoi ridicoli discendenti. I Meridionali che saranno necessariamente coinvolti tradiranno, ancora una volta, la memoria dei loro padri che dettero il proprio sangue per evitare che il Sud finisse in catene per opera dei colonizzatori del nord. Se aggiungiamo a questa festa piemontese della polizia, la sopravvivenza a tutt’oggi di rilevanti retaggi sabaudi come troppi articoli dei codici, i regi decreti, la toponomastica ridondante, la fascia degli ufficiali delle forze armate e quella parimenti blusavoia degli sportivi nazionali italiani (tra cui la squadra campione mondiale di calcio), il quadro è veramente desolante. I Savoia insozzavano la società italiana ben prima che gli fosse tolto il sacrosanto esilio! Almeno noi del Sud cerchiamo di liberarci celermente da questa assurde e nocive incrostazioni culturali. Il sanfedista |