Grande successo delle proteste avviate dalla nostra rete contro l'articolo anti-borbonico di Mario Cervi: il "Giornale" (8 aprile) è stato costretto a pubblicare una pagina intera di lettere con un titolo inequivocabile e un articolo dello stesso Cervi sconcertato per la quantità di mail arrivate in redazione... E' la dimostrazione dell'importanza di queste iniziative ed è un'ulteriore dimostrazione della forza di noi tutti: anche così si cambiano la storia e le idee di qualche giornalista... GRAZIE!!!
Il comunicato del 6/4/09 del nostro Movimento citato dal quotidiano milanese. C'è qualche taglio perciò riportiamo l'originale: RINCHIUDETE IN SOFFITTA I DETRATTORI DEL SUD!
Il Giornale non è nuovo ad inveire contro il Sud attaccando la sempre più dirompente rivisitazione storica dell’era borbonica. Non tollerando i fatti storici che pongono costantemente in crisi le panzane risorgimentali, viene sparato qualche slogan per tentare di far colpo sugli ingenui che, purtroppo, sono ancora troppi nel nostro disgraziato paese. L’articolo firmato dal padano Mario Cervi non confuta affatto la tendenza storiografica e serve quindi solo a evidenziare il titolo “Mandate in soffitta la nostalgia per i Borboni”. L’obiettivo è influenzare i meridionali malati di modernismo con la parola chiave “nostalgia”, cioè con l’amaro ricordo dei bei tempi ormai andati. La molla della storia borbonica sta invece funzionando come non piace agli sfiatati corifei della mala unità perché sta aprendo finalmente gli occhi dei meridionali sempre meno disposti ad essere irrisi da promesse, consigli e aiuti vari che scendono (come i barbari di una volta) dal nord . La nostalgia blocca nel passato, come vorrebbero quella che la usano come amuleto; l’orgoglio ridestato dà lo slancio per il futuro, con la conseguenza di tanti bocconi indigesti per chi ci ha offuscato la memoria e pretende di scaricare i nostri guai attuali sui Borbone quando si sta ormai dimostrando la chiara responsabilità di tutti i governi italiani dal 1860 in poi. Mandate in soffitta, e rinchiudeteli per sempre, gli intellettuali come Cervi quando parlano male del Sud. Esso si è ormai pronto per uscire dal coma mediatico creato da 150 anni di menzogne e farà sentire il suo boato di riscossa in tutte le soffitte della Val Padana!
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