Dal nostro visitatore Carlo, viene dal Veneto questa lettera profonda e appassionata (a cui risponderemo privatamente) che è un invito alla testimonianza per i tanti nostri fratelli emigrati all'estero, cioè tutto ciò che è al di sopra del Garigliano. Buongiorno, sono napoletano ed orgoglioso di esserlo...dal 1977 (avevo 10 anni) vivo con la mia famiglia prima in Friuli e poi dal 1984 in Veneto. La mia vita al nord e' incominciata sotto cattivi auspici fin dalla tenera età di 10 anni appunto. Mio padre, liquidatore delle Assicurazioni Generali, fu trasferito per motivi di lavoro e di organizzazione aziendale, quindi non avevamo bisogno di emigrare al nord per potere vivere, a Napoli stavamo bene. Dicevo che la mia "avventura" e' incominciata male..del resto il buon giorno si vede dal mattino...Da subito sono stato trattato dai miei nuovi compagni di classe, BAMBINI come me, come un soggetto da prendere di mira, sfottere ed offendere. Quante volte mi sono sentito chiamare "terrone", quante volte ho visto incredulo il mio "compagno" di banco improvvisamente alzarsi dalla sedia e dirigersi verso la cattedra del professore e dirgli a voce ben sostenuta che avrebbe gradito cambiare posto perche' vicino ad un napoletano non voleva starci...Tutto questo fa male...ancora di piu' quando si e' piccoli...e io non sapvo nemmeno la differenza geografica tra nord e sud...figurarsi se avessi ptuto conoscere questa acredine, questa ingiustificata ostilità. Morale della favola...col tempo sono cresciuto, mio padre e' stato poi trasferito ancora in Veneto e neanche qui le cose sono migliorate...tanto che mio nonno (buonanima), un vecchio e stimato avvocato napoletano, visto il mio scarso rendimento scolastico (dovuto anche alla considerevole distanza tra casa mia e la scuola, che quotidianamente mi obbligava a fare 30 km all'andata ed altrettanti al ritorno), mi riporto' finalmente a Napoli dove ho ricominciato letteralmente a vivere e a diventare uomo. Ho completato gli studi classici e mi sono laureato brillantemente in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, al Corso Umberto I (dove peraltro abitavo coi miei nonni). Una volta, purtroppo, morti i miei nonni...ho dovuto fare una scelta. I miei genitori in Veneto e io semisolo a Napoli...peraltro con la prospettiva che una volta divenuti anziani si sarebbero ritrovati da soli. Insomma, ho preso coraggio e seppure a malincuore sono tornato in Veneto, a Treviso, dove attualmente svolgo la professione di avvocato. Pensavo che le cose fossero cambiate, ma il pregiudizio e, se me lo si consente, la cattiveria dei nordisti nei confronti dei meridionali e dei napoletani in particolare e' insita nel loro DNA. A volte mi trovo a combattere con dei colleghi particolarmente astiosi coi quali e' molto difficile avere a che fare....in un'occasione, mentre ero impegnato con un collega a tentare di concludere una transazione per un mio cliente, questo "professionista" mi dice: "Collega...guarda che a me la pizza non piace proprio!". Potrei elencare altri casi...ma sarebbe inutile e non voglio annoiarvi. Ho solo tanta voglia di tornarmene a Napoli, nella mia Patria, e morire li'....Ogni tanto dico alla mia compagna (che e' ungherese e quindi straniera, guarda caso) che se dovessi morire in Veneto vorrei che il mio corpo fosse tumulato a Napoli dove riposano i miei nonni...scusate e perdonate la frase un po' dura...non voglio marcire sotto tre metri di terra veneta, mai, questo no!!!! Sarei orgoglioso se il Sud tornasse ad essere idipendente anche geograficamente dal nord...ed a questo proposito ho da proporre una sorta di osservazione neanche poi tanto provocatoria. E' di pochi giorni fa la notizia che un tribunale ha stabilito che il Governo tedesco attuale deve risarcire tutte le vittime del nazifascismo, nonostante la Cancelliera Angela Merkel si fosse opposta in quanto a suo dire il Governo attuale tedesco non avrebbe potuto rispondere delle nefandezze compiute dal vecchio regime hitleriano...questo tribunale le ha dato torto ed ha condannato, come detto, la Germania attuale al risarcimento. Perche' non fare noi meridionali una cosa simile, visto che i precursori dei campi di concentramento (vedi Le Fenestrelle) sono stati i nordisti italiani? Facciamoli condannare per crimini di guerra e per genocidio di massa...e che ci restituiscano, rivalutato al valore di oggi, tutto quello che ci hanno rubato... |