UN ALTRO PRIMATO DI NAPOLI |
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Antonio Socci ha scritto su Libero del 24 dicembre:
IL
SEGRETO DEL NATALE IN QUEI CANTI POPOLARI |
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Chi
ha fatto l’unità d’Italia, o meglio l’unità culturale e spirituale del popolo
italiano? Cavour? Vittorio Emanuele II? La televisione? No. E’ stata fatta ben
prima di loro. Per esempio da sant’Alfonso Maria de’ Liguori, autore della prima
canzone popolare italiana che è “Tu scendi dalle stelle”. E’ una delle succose
“rivelazioni” che riserva quello straordinario, esplosivo geniaccio che risponde
al nome di Ambrogio Sparagna fondatore e direttore dell’Orchestra popolare
italiana dell’Auditorium di Roma e grande esperto di musica popolare italiana.
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Creando
dei canti in dialetto napoletano, sant’Alfonso nel Settecento andava fra i
poveri del Regno di Napoli col suo cristianesimo felice e profondamente umano,
“insegnava ai ‘lazzari’ i fondamenti del cristianesimo e li rendeva protagonisti
dei cerimoniali liturgici”. Una di queste sue canzoni legate alla liturgia del
Natale che divenne “famosissima” è “Quanne nascette ninno”, in italiano “Tu
scendi dalle stelle” composta nel 1754. Ebbe un tale successo che nel 1769 fu
pubblicata in tutto il territorio italiano e cominciò a essere cantata dal
popolo, dovunque, dalle Alpi alla Sicilia. Diventò “il primo esempio di canzone
italiana”. E anche un modello che dette vita a un genere nuovo di musica
popolare.
Grazie ai missionari redentoristi, ispirati a sant’Alfonso,
analoghe espressioni musicali nacquero anche al Nord, nei dialetti locali. E
infatti quest’anno, nel concerto di canti popolari natalizi che l’Orchestra di
Sparagna eseguirà all’Auditorium di Roma dal 3 al 6 gennaio, ci sono molte
“canzoni popolari” del Nord, soprattutto del Friuli. |