In occasione del CXIV anniversario della morte dell'ultimo Re di Napoli Francesco II di Borbone il Movimento Neoborbonico ha organizzato una Messa Solenne nella Chiesa di San Ferdinando, vicino al Palazzo reale, alle ore 18.00 del 27 dicembre 2008. Neoborbonici, tradizionalisti, cavalieri costantiniani e filo-borbonici hanno affollato la storica chiesa, che ha visto crescere Francesco di Borbone, in un'atmosfera ieratica e coinvolgente. Da lassù il nostro grande, santo, ultimo re ci guidi nell'ardua leadership che ci è stata data per il riscatto del Sud. Analoghe cerimonie si sono svolte in vari luoghi distanti dalla capitale duosiciliana il più lontano dei quali è la cittadina di Red Bank nel New Jersey (USA), grazie a emigranti abruzzesi. I duosiciliani tutti attendono un segnale dal Loro Re.
Cronaca dell'evento fatta dal cap. Romano cav. Alessandro: Come preannunciato, il 27 dicembre 2008, alle ore 18.00, si è celebrata presso la Chiesa Reale di S. Ferdinando in Napoli la Messa in suffragio del nostro amato Sovrano Francesco II, nel 144° anniversario della sua morte.
Nella chiesa gremita da moltissimi compatrioti, c’era un’atmosfera solenne ed un diffuso sentimento di commozione. Alle parole di apertura del Vice Priore (il Priore è S.A.R. Carlo di Borbone) della Confraternita che amministra la Chiesa, Dott. Cav. Nob. Marco Crisconio, hanno fatto seguito quelle del Vicepresidente del Movimento Neoborbonico Prof. Cav. Vincenzo Gulì. Profonda e coinvolgente l’omelia del celebrante Mons. Raffaele Ferriero che ha messo in evidenza le virtù umane e cristiane del nostro amato Sovrano, incitando il nostro Popolo a “svegliarsi” e ad essere esempio di coerenza cristiana, così come lo fu Francesco II, davanti ad una società e ad una politica corrotte, esortando i Legittimisti a non farsi fagocitare da questi tempi dove i veri valori umani e cristiani sono stati soppiantati da quelli falsi del consumismo, della corruzione, della sopraffazione e dello sfruttamento dei più deboli. All’apertura l’Inno del Regno delle Due Sicilie, suonato all’organo a canne dal Maestro Giuseppe Perucatti ed, in chiusura, il “ Maestà comandate! “ invocato dall’Ufficiale Borbonico. Quindi il Flauto di Francesca Romano, che in onore del nostro Re ha intonato le note della “ Adunata generale”, ha concluso la struggente cerimonia. Durante la Santa Messa e gli onori al Re, la Guardia D’onore è stata formata dai Cavalieri Costantiniani Luigi Andreozzi e Giovanni Samo accompagnati dal Rappresentante dell’Ordine Dott. Cav. Mino de Lucia. Tra i presenti la maggior parte dei compatrioti della prima ora con in testa il Presidente del Movimento Neoborbonico Prof. Cav. Gennaro De Crescenzo, numerosi Cavalieri Costantiniani, tanti giovani e giovanissimi. Tuttavia spiccavano alcune assenze. A tal proposito, di fronte a chi ha voluto comunque essere presente nonostante la lontananza ed impedimenti anche fisici, sono stati sollevati seri dubbi sull’autenticità del pensiero e delle azioni di chi, pur essendo vicino, diserta sistematicamente tali fondamentali appuntamenti di fede e di fedeltà. Nello specifico, tale atteggiamento è apparso agli occhi di molti autorevoli compatrioti come una grave mancanza di rispetto nei riguardi del Sovrano celebrato, della sua augusta Famiglia, dell’Ordine Costantiniano, di tutti gli intervenuti e dello “schieramento” autenticamente legittimista organizzatore della cerimonia. Come ha ricordato il sacerdote, per costoro è valida la parabola del Signore secondo la quale l’assenza colpevole è dovuta al fatto che: “Non è possibile servire Mammona e nello stesso tempo Dio”.
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