PROTESTIAMO CONTRO LIBERO |
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"LIBERO" ANCORA ANTI-NAPOLETANO: BOICOTTIAMO "LIBERO" Poche parole per replicare all’ennesimo attacco anti-napoletano di Libero. I napoletani, secondo l’articolo firmato da Mattias Mainiero il 26/6, protestando contro la discarica di Chiaiano, avrebbero scelto di “vivere nella merda” (sic), di aver “fatto le corna a Berlusconi” senza avere protestato quando la camorra e “chi di dovere” inquinavano le loro terre. Ancora una volta giudizi e sentenze di non-napoletani o di ex napoletani che da decenni vivono lontanissimi da qui e non si curano neanche di approfondire, ad esempio, dove sta Chiaiano, a quale distanza ci sono centinaia di case e ospedali o quanto bromo è stato già ritrovato (dati ufficiali) nelle sue falde acquifere. Poche osservazioni: A) Per anni ci avete accusato di votare per il centro-sinistra; nelle ultime elezioni i napoletani hanno massicciamente votato per il centro-destra: caro Mattias Mainiero, è proprio sicuro che sono i napoletani a tradire Berlusconi e non il contrario quando, in campagna elettorale, ci era stato promesso (“Libero” in testa) che ci avreste liberati da “Bassolino-Iervolino- colpevoli di questa tragedia” e ora fate a gara ad accordarvi con loro tra sorrisi e abbracci? B) I napoletani sono “diventati adulti” da tempo e non credono più a niente e a nessuno: e come potrebbero farlo quando gli stessi politici (o gli stessi commissari) di cui sopra autorizzavano scempi su scempi sul loro territorio o consentivano l’apertura di discariche precarie e pericolosissime (come sta dimostrando, anche se con ritardo, la magistratura) o accettavano (perché, caro Mattias Mainiero, come dice Lei “non dovremmo neppure dirlo”?) lo scarico di migliaia di tonnellate (e chi lo poteva sapere e cosa avremmo potuto fare?) di rifiuti tossici delle aziende del Nord che hanno saturato le nostre discariche e danneggiato per sempre terre e popolazioni? E in che dovremmo credere se le aziende (Fibe-Impregilo, per esempio) che avrebbero dovuto gestire tutto il ciclo dei rifiuti (dalla differenziata mai fatta partire a quegli “inceneritori-che fanno tanto bene alla salute”) non lo hanno fatto e stanno ancora lì e ci risulta che siano tutt’altro che campane? Molto più facile, allora, sparare sentenze da debita distanza che approfondire fatti da carcere di Poggioreale piuttosto che, come sosteneva Lei, da “manicomio di Aversa”… Gennaro De Crescenzo
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