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Lettera inviata dal cav. Giovanni Salemi alla Rete di Informazione delle Due Sicilie gestita dal cap. Alessandro Romano

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Caro Alessandro,

come sai, ho partecipato, domenica scorsa 5 giugno, alla annuale passeggiata organizzata dagli amici "regnicoli" del Sorano sul confine settentrionale.

Questa volta luogo prescelto per l'escursione ? stata la zona di Scifelli e Fontanafratta, nei pressi della Abbazia di Casamari, proprio a cavallo dell'antica linea di confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. I patrocinatori ed organizzatori di questa manifestazione sono stati l'ottimo amico Argentino D'Arpino, "soprintendente ai confini settentrionali del regno" e autore insieme all'altro amico compatriota Tonino Farinelli, di quel bellissimo testo: "I testimoni di pietra", che descrive tanto bene il confine tutto dal Tirreno all'Adriatico, seguendolo "cippo per cippo".

Altro organizzatore, promotore e patrocinatore il compatriota signor Fabio D'Arpino, presidente della Proloco di Castelliri. Insieme a questi personaggi erano presenti tante altre persone, tutte della zona e tutte interessate a ricordare quel tempo antico del vecchio regno che, per secoli, li aveva fatti napoletani o, come meglio si diceva, "regnicoli", conferendogli tutta la dignit?? e il conseguente orgoglio di far parte dei popoli della antica Nazione Meridionale. Ancora essi ricordano che erano parte della provincia di Terra di Lavoro (Intendenza di Caserta e Distretto di Sora). Va ricordato che quel territorio in cui si ? sviluppata la passeggiata, vide le gesta di quei prodi che, come gi?? avevano fatto ai tempi della occupazione francese, dopo l'invasione piemontese insorsero a difesa della loro Patria, nel nome del loro legittimo re: un nome per tutti,

Luigi Alonzi, nativo di Sora, gi?? sottufficiale dell'esercito regolare e poi guerrigliero di grande valore. Ancora poi, nelle adiacenze della stessa zona c'? la cittadina di Boville Ernica, anticamente denominata Bauco, che pur essendo nel territorio pontificio fu teatro di una magnifica e vittoriosa resistenza, operata nel gennaio 1861 da reparti di truppa napoletani guidati dal colonnello de Christen, valoroso legittimista francese, contro reparti piemontesi, per l'esattezza granatieri, che furono costretti a ritirarsi.

Insomma una giornata ricordevole e appassionante!

Per completezza aggiungo che, come in ogni buon campo militare, all'ingresso del querceto nel quale ci siamo ritrovati e trattenuti erano state apposte le bandiere dello Stato Pontificio e del Regno delle Due Sicilie.

Tra i presenti, oltre agli organizzatori gi?? nominati, tanti altri? sinceri amici i cui nomi sarebbe troppo lungo elencarli con il pericolo di dimenticarne qualcuno e pertanto mi limito a citare Angelo, il simpaticissimo fratello di Argentino. Ricordo infine che hanno portato la loro adesione il prof. Sergio Sergiacomi e la prof.ssa Cristina Amoroso, autorevoli rappresentanti della Associazione Regioni Storiche.

Un caro abbraccio??

Gianni Salemi

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