Ho appena terminato di vedere su La7 l'ennesimo scempio televisivo Nazional-Savoiardo-unitario , ai danni della memoria meridionale, dove un personaggio, pseudo-storico, tra l'altro siciliano, ci ha fatto passare per i più biechi animali, ha parlato della condizione ottocentesca della donna nel sud in maniera assolutamente allucinante, ha detto tra le altre:"Vivevano nella stessa casa famiglie miste, mogli e concubine tutte assieme" "nascevano figli legittimi e figli illeggittimi" e "L' 8% della popolazione era composto da figli illeggittimi". Ma davvero il mio bisnonno era questo? Allora siamo tutti cugini e, tra l'altro scopro, che un tranquillo paese di Capitanata, come il mio, 100 anni fa era "La ripa dei Bruti". Allora facciamo un rapido conteggio, considerando la popolazione del regno al 1860 di circa 8 - 9 milioni di abitanti possiamo con certezza affermare che vi erano all'incirca 700.000 figli di P. Ma vi pare un affermazione possibile? Costui è uscito di senno, Ha dato la colpa del "Brigantaggio" solo alla "Miseria più nera" che avvolgeva il sud e non già magari all'amore che molti eroici combattenti ebbero per essa e per il proprio Re. Ma che personaggio è questo Restivo non si vergogna di fare simili affermazioni? Io non so se si riferisse alla sua Sicilia specificamente e non mi sento di escludere a priori che in alcune realtà ciò possa essere avvenuto, ma dire che nel regno la situazione femminile era a questo degrado mi sembra davvero troppo. Mi diletto di storia locale ed ho il "polso storico" della mia zona; Posso rassicurare il Sig. Restivo che qua da noi, di tutto questo ,non c'era neppure l'ombra, anzi che seppur non godendo dei diritti oggi fortunatamente garantitigli la donna era il vero pilastro su cui ruotava l'intera famiglia. BISOGNA FERMARLI P.M. |