lunedì 24 sono iniziati i festeggiamenti, che dureranno fino al 27 settembre, in onore dei 160 anni dalla fondazione di San Ferdinando di Puglia. L’ottima amministrazione comunale di questo ridente paese del tavoliere pugliese ha saputo organizzare una serie di eventi per ricordare le loro origini ed onorare colui che volle la nascita di San Ferdinando. Stiamo parlando, naturalmente, di Ferdinando II re del Regno delle Due Sicilie. In occasione del primo giorno dei festeggiamenti, si è tenuto un convegno nell’auditorium del polivalente, presieduto dal sindaco di San Ferdinando, l’assessore alla cultura, il professor Poli dell’Università di Bari e dall’architetto Zito. Particolare attenzione è stata posta sul contesto socio economico in cui viveva il meridione e le Puglie due secoli or sono e sui motivi che spinsero il sovrano a fondare una colonia in corrispondenza della località San Cassiano. Con l’episodio della fondazione di San Ferdinando si può capire il forte amore che questo antico sovrano provava per le nostre genti. Il progetto originario prevedeva la costruzione di una chiesa, un mulino, un forno e 50 case in muratura, da destinarsi alle famigli meno agiate provenienti dalle Regie Saline di Barletta. Ad ogni famiglia spettavano poi 10 versure di terreno, oltre ad animali, sementi e attrezzature agricole. Fu proprio il re in persona a porre la prima pietra di questa piccola cittadina dal carattere tipicamente geometrico. L’ultima visita del sovrano avvenne nel 1859, durante il viaggio da Napoli a Bari per accogliere la futura sposa di Francesco II, Maria Sofia di Baviera. Il Re volle deviare il suo percorso originario per visitare San Ferdinando. In questa occasione decise di stanziare ulteriori fondi per la costruzione di altre 140 case, dato che la popolazione San Ferdinandese era, nel frattempo, aumentata. Purtroppo non se ne fece più nulla perché, dopo un anno, l’invasione piemontese cancellò ciò che di buono c’era nel nostro sud. Dopo la conferenza, c’è stata l’inaugurazione della mostra “1847 e dintorni: spaccato di un regno e di una dinastia”. Alcuni pezzi pregiati hanno allietato la vista dei numerosi visitatori accorsi. In particolare, si è potuto apprezzare un busto di Ferdinando II e due bassorilievi della coppia reale, oltre a numerose litografie e cartine inerenti il nostro antico regno. Folta la “truppa” del Reggimento Puglia, accorsa per l’occasione, composta dai compatrioti Luciano e Margherita Gentile da Monopoli, Gaetano Marabello da Bari, Giuseppe e Carmela Ciuffreda da Foggia, Isa Schiralli di Bisceglie, Calvano e famiglia da Andria. Che dire di più, onore all’amministrazione comunale di San Ferdinando che non rinnega le proprie origini e non si “vergogna” di celebrare un sovrano, purtroppo denigrato dalla storia ufficiale. Armando Calvano |